Sanremo: degrado e pericolo frane in via Armea, FdI al Sindaco "In 19 mesi non è stato fatto nulla" (Foto)

I Consiglieri comunali di Fratelli d’Italia a Sanremo, Luca Lombardi e Federica Cozza, hanno presentato un’Interpellanza al Sindaco e alla Giunta per conoscere i motivi per cui, a distanza di 19 mesi, l’Amministrazione non abbia ancora sistemato e messo in sicurezza il tratto di strada lungo la valle Armea interessato dalla frana.

“In questo modo – sottolineano i due Consiglieri di opposizione – viene dimostrato un atteggiamento di disinteresse non solo per un’area industriale che rappresenta il cuore pulsante dell’economia del nostro territorio, ma anche per la sicurezza e la tutela di coloro che sono costretti a percorrere questa strada quotidianamente perché in questa valle lavorano o abitano”.

Nella missiva Fdi chiede al Sindaco quale sia la programmazione dei lavori e, soprattutto, quali siano le tempistiche della loro durata. La strada che corre lungo la valle Armea è stata interessata da un movimento franoso, causato dagli eventi alluvionali del dicembre 2019, e ha portato via quasi metà della carreggiata creando una situazione di alta criticità, in particolare nel tratto che lambisce l’area industriale di Sanremo.

“La strada – dicono Lombardi e Cozza - è caratterizzata da un intenso flusso di mezzi, anche pesanti, che quotidianamente la percorrono per raggiungere non solo le attività produttive ed economiche insediate nell’area industriale, ma anche le tante abitazioni che sorgono lungo la valle Armea. Il manto stradale è dissestato e in alcuni punti la carreggiata è invasa da erbacce ed arbusti. Tutte queste criticità, derivanti anche dall’inerzia dell’Amministrazione che non ha ancora provveduto a ripristinare l’intera area, creano gravi disagi e un possibile pericolo per l’incolumità delle tante persone che percorrono questa strada con automobili, motocicli ma anche mezzi pesanti”.

Secondo i Consiglieri di FdI la situazione di degrado e dissesto può contribuire, in caso di forti piogge, a creare danni strutturali alla fitta rete di condotti (delle fibre ottiche, dell’energia elettrica, della telefonia, del metanodotto) che corre sotto la sede stradale o comunque lungo la strada. “Non dimentichiamo – terminano - quanto successo sempre durante l’alluvione del 2019, quando l’acqua torrenziale ha eroso, a sud del Mercato dei fiori, il muro di protezione del tubo delle acque nere lasciandolo scoperto. Purtroppo, ad oggi, nessun intervento è stato fatto e questo comporta il rischio che, in caso di una sua rottura, possa verificarsi uno sversamento nel torrente e in mare con un inevitabile inquinamento delle acque”.