Le disdette negli hotel in vista dell'obbligatorietà del green pass ammontano al 3 per cento. La stima è di Federalberghi Liguria. L'associazione degli albergatori sta raccogliendo i dati sui primi ripensamenti da parte dei turisti che avrebbero prenotato dalla prossima settimana, ma non essendo in regola con le vaccinazioni stanno disdicendo.
Il green pass obbligatorio non riguarderà, almeno per il momento, l'accesso agli hotel, tuttavia i clienti sprovvisti della certificazione non potrebbero accedere al ristorante al chiuso, né usufruire dei servizi delle strutture ricettive, come la spa e la piscina al coperto. “La percentuale può sembrare bassa, commenta al nostro giornale, il presidente di Federalberghi Liguria Aldo Werdin – ma su grandi numeri si tratta comunque di un calo considerevole”.
L'associazione di categoria ha chiesto chiarimenti al governo entro il 5 agosto, ovvero alla vigilia dell'entrata in vigore del decreto. “Vogliamo capire come dovremo far rispettare la normativa”, continua Werdin, che da albergatore solleva un problema relativo alla privacy, posto da alcuni clienti: “alcuni di loro non sono contenti di fornire i propri dati personali, chiedono di sapere che fine facciano”.
Sull'andamento della stagione, Werdin analizzando i dati di luglio si dice soddisfatto: “siamo tornati ai livelli del 2019, anche se mancano ancora i turisti da Stati Uniti, Russia e Inghilterra, sostituiti da un incremento del turismo interno, in particolare da Piemonte e Lombardia per quanto riguarda il ponente, ed Emilia e Toscana a levante. Ovviamente, soprattutto a ponente, l'ostacolo principale è rappresentato dai continui disagi autostradali”.
Alcuni giorni fa una nota nazionale di Federalberghi indicava che circa un milione di italiani hanno prenotato le ferie tramite il bonus vacanze. “In Liguria è difficile fare una stima su quante siano effettivamente le prenotazioni grazie al bonus, ma posso dire, anche in base all'esperienza del mio hotel, è che la clientela che lo utilizza è molto eterogena, lo presentano anche i clienti degli alberghi di lusso”, conclude il presidente degli albergatori.