Eventi - 06 luglio 2021, 19:39

Sabato 10 luglio a Cuneo la mostra “PAGINE DI CANAPA” di Rosaria Torquati e dedicata a Libereso Guglielmi

Un’installazione scenografica di grande effetto all’interno del giardino della Fondazione Peano, con disegni e immagini del famoso botanico, conosciuto al grande pubblico anche come il “giardiniere” di Calvino.

Sabato 10 luglio a Cuneo la mostra “PAGINE DI CANAPA” di Rosaria Torquati e dedicata a Libereso Guglielmi

Si terrà sabato 10 luglio ore 18 presso il GIARDINO MUSEALE della Fondazione Peano, che si trova a Cuneo in corso Francia 47, l’inaugurazione della mostra “PAGINE DI CANAPA: disegni, immagini e parole tracciati su antichi teli di canapa a tessitura artigianale”.

“Pagine di Canapa” è un progetto della creativa e designer marchigiana Rosaria Torquati nato dalla collaborazione con “La forza della natura”, un festival ideato e curato da Claudio Porchia proprio per ricordare la figura di Libereso e promuovere tematiche a lui care: dal recupero della biodiversità alla sostenibilità ambientale, dal rispetto della natura alla promozione di una dieta vegetariana.

Il progetto si compone di disegni, immagini e parole tracciati su teli di canapa a tessitura artigianale che raccontano il credo di Libereso, la sua passione per la natura e il disegno, il suo legame con Italo Calvino e gli amici marchigiani. I lunghi teli di canapa - appesi agli alberi e a corde tese tra essi - diventano una sorta di quinte scenografiche e accompagnano il visitatore lungo il percorso di scoperta del giardino e della figura di Libereso.  Si tratta di un allestimento adatto a tutti: dagli amanti di Libereso e Italo Calvino, agli appassionati di disegno e botanica o cucina vegetariana, alle famiglie con bambini.

“Pagine di Canapa” è proposto nell'ambito del progetto "Giardino da Vivere" vincitore del bando Musei da Vivere di Fondazione CRC e accompagnerà il pubblico della Fondazione per tutta la stagione estiva fino al 3 ottobre. L’installazione sarà visitabile dal giovedì alla domenica ad ingresso libero e gratuito.

La mostra resterà aperta fino al 3 ottobre dal giovedì alla domenica con orario 16.00-19.00

LIBERESO GUGLIELMI, botanico di fama internazionale, giardiniere, naturalista, scrittore, disegnatore e autore di numerosi articoli e saggi dedicati alla natura e alle piante. Nato a Bordighera nel 1925, a quindici anni, grazie ad una borsa di studio, è stato chiamato dal professor Mario Calvino a lavorare presso la stazione sperimentale di Floricoltura di Sanremo, dove ha conosciuto Italo, di cui è diventato amico e con cui ha vissuto insieme per dieci anni. Dopo aver diretto una grande azienda floricola del Sud Italia, si è trasferito in Inghilterra dove è diventato capo giardiniere del giardino botanico Myddleton House e ricercatore dell’Università di Londra. Sposato con due figli è tornato in Italia dove su incarico del Credito Italiano ha rimesso a nuovo il Parco di Villa Gernetto a Lesmo. Ha viaggiato e visitato molti paesi europei, dell’Asia e dell’Indonesia. Ha curato diverse pubblicazioni e scritto sulle più importanti riviste italiane e straniere dedicate ai fiori e al giardinaggio. Da pensionato ha continuato a viaggiare e tenere conferenze spiegando il valore delle erbe, trasmettendo il suo amore per le piante e riscuotendo sempre un grande successo con i suoi formidabili racconti e con le sue ricette vegetariane basate sull’utilizzo di fiori e delle erbe spontanee. E’ stato protagonista di diversi racconti di Italo Calvino, d’innumerevoli interviste televisive, radiofoniche e sulla carta stampata, di documentari e di alcuni cortometraggi. Dopo una vita avventurosa e affascinante, nel settembre del 2016 ci ha lasciati

ROSARIA TORQUATI, vive a Monte Urano, nelle Marche. Indole creativa: lavora designer per il settore moda/calzature, attivando collaborazioni progettuali in svariati campi del manifatturiero. Il suo interesse creativo nei confronti delle arti figurative, la trova coinvolta come parte attiva in vari progetti a carattere artistico interdisciplinare. Caratterizza le sue opere una continua e inusuale attenzione verso le molteplici espressioni della figura antropomorfa.

 

Redazione

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