Attualità - 01 luglio 2021, 10:09

Sanremo: l'Aurelia Bis ancora in primo piano, sono passati 50 anni dal progetto. Quanti ne servono per concluderlo?

I cantieri nel nostro paese ce lo raccontano da tempo: procedono a passo di lumaca ovunque e, magari, tra 50 anni un’Aurelia Bis a due corsie sarà come la A10 oggi, obsoleta.

Sanremo: l'Aurelia Bis ancora in primo piano, sono passati 50 anni dal progetto. Quanti ne servono per concluderlo?

La serata di ieri ci ha consegnato due Consigli comunali ‘caldi’ a Sanremo e Imperia, seppur per motivi diametralmente opposti. Se, nel capoluogo’, abbiamo registrato dure invettive tra un Consigliere di opposizione per l’uso delle mascherine e del Sindaco nei confronti dei Carabinieri intervenuti, a Sanremo abbiamo vissuto l’ennesima discussione sull’Aurelia Bis.

E’ arrivata grazie a un ordine del giorno presentato in maniera trasversale e firmato dai capigruppo: Andrea Artioli, Marco Viale, Giorgio Trucco, Luca Lombardi, Simone Baggioli, Daniele Ventimiglia e Roberto Rizzo. Nel documento viene chiesto ancora una volta il completamento dell’importante arteria che, progettata a inizio anni ’70, è sicuramente importante ma che è rimasta una mezza ‘incompiuta’.

Non dimentichiamo che la ‘Bis’ nasce con l’intenzione di sopperire alle mancanze dell’Autostrada dei Fiori, quella importante via di comunicazione che abbiamo soprannominato ‘autostradina’, viste le sue due corsie per senso di marcia che potevano avere un senso negli anni ’60 ma che oggi dovrebbero essere il doppio. Le vicissitudini dell’Aurelia Bis sono note a tutti: strada che finisce sulle tombe, impossibilità tecnica ed economica di andare avanti con le due corsie per senso di marcia e blocco tra Taggia e Sanremo, quando servirebbe a tutta la provincia.

La strada, infatti, parte da Taggia con le due corsie e, a Sanremo (San Martino) si riduce a una fino all’uscita di Borgo Tinasso. Poi, il nulla, anche se non più di 10 anni fa anche l’allora Amministrazione regionale aveva sbandierato il progetto per arrivare almeno fino a Villa Helios, con tanto di sopralluogo.

Intanto le code sulla A10 e il traffico nelle città aumentano a ormai 50 anni dal via alla ‘Bis’, una strada che dovrebbe già oggi coprire almeno tutta la provincia e che, invece, è ancora nel mondo dei sogni e, ne siamo certi, vi rimarrà ancora per molto tempo. Certo, ieri sera a Sanremo si è vissuto un passaggio importante e trasversale tra maggioranza e opposizione ma, cosa accadrà? Serviranno interventi di parlamentari e Ministri, si dovranno stanziare cifre faraoniche e avviare progetti. Poi?

Servirebbero molti più punti interrogativi perché, siamo sicuri, anche questa volta si andrà alle ‘calende greche’. Sono serviti 50 anni per arrivare a quanto vediamo oggi e ne serviranno altrettanti per fare cosa? I cantieri nel nostro paese ce lo raccontano da tempo: procedono a passo di lumaca ovunque e, magari, tra 50 anni un’Aurelia Bis a due corsie sarà come la A10 oggi, obsoleta.

Che fare, quindi? Perché chiaramente serve prendere delle decisioni e, quella di ieri in Consiglio a Sanremo è sicuramente importante. Ma, dopo le decisioni serve operare e in fretta. Cari Amministratori, locali e nazionali, i cantieri infiniti non servono a nulla ma servono risposte veloci per evitare che, tra 50 anni qualcuno scriva che ne sono passati 100 da quel primo progetto di Aurelia Bis e che una nuova strada, nel 2070 non serve più a nulla.

Carlo Alessi

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