E’ stata massiccia, arrivata all’80%, l’adesione allo sciopero nazionale dei dipendenti delle aziende che lavorano nel settore ambientale anche nella nostra provincia. Da Imperia, invece, arriva un dato in controtendenza, visto che sono stati solo in 10 a scioperare, sui 110 addetti presenti.
Sindacati e lavoratori che operano nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti, hanno detto oggi il loro forte ‘no’ all’articolo 177 del codice degli appalti che mette a rischio migliaia di posti di lavoro nel comparto. In pratica Cgil, Cisl e Uil chiedono al Governo e al Parlamento di intervenire con urgenza per il fatto che le proroghe applicative dell’articolo scadranno a fine anno, obbligando le aziende concessionarie ad esternalizzare l’80% di tutte le attività, anche nei casi in cui le stesse vengano svolte direttamente dal proprio personale, azzerando di fatto un servizio essenziale per le comunità locali.
“Sappiamo perfettamente che i lavoratori hanno perso una giornata di stipendio – ha detto Vincenzo Giacovelli, segretario della UilTrasporti della nostra provincia – ma, in questo momento ci stiamo giocando il nostro futuro. In questo modo rischia di saltare il ciclo integrato dei rifiuti, il contratto nazionale che agevolano i lavoratori facendoli passare da un appalto all’altro. Non ci possiamo permettere questo anche per il rischio del ‘ribasso’ a cui si va incontro. Ci scusiamo con i cittadini, perché sappiamo di aver arrecato un danno non indifferente”.
Lo sciopero è nazionale ma, in chiave locale può succedere qualcosa di diverso rispetto al resto d’Italia? “Sicuramente la domanda più frequente riguarda Sanremo, dove c’è una società pubblica e ci viene detto che il rischio non possa presentarsi. Io spero che Amaie Energia vada avanti tanti anni, ma nessuno ci dice oggi che un giorno non possa cambiare tutto. Quindi la preoccupazione rimane”.
Alcuni dipendenti delle diverse aziende che operano in provincia hanno lavorato normalmente ma, come dice Giacovelli: “Ho parlato con alcuni di loro e mi hanno detto che si sono ricreduti, confermando di essere pronti a scioperare se saranno attuate nuove astensioni dal lavoro”.
Giacovelli ha anche confermato che “Ora andremo a discutere a livello nazionale per cambiare le cose ma, se non ci saranno risposte chiare, sono già previste altre due giornate di sciopero che potrebbero essere attuate dopo i 10 giorni canonici di Legge tra una astensione dal lavoro e l’altra”.
Abbiamo approfittato per chiedere al segretario della UilTrasporti com’è la situazione nella nostra provincia: “In alcuni comuni la differenziata viene fatta in modo capillare ma molti cittadini non ne capisce l’importanza. Senza dimenticare il problema degli abbandoni a Sanremo”. Nella città dei fiori sono state assunte altre due guardie ecologiche che ora sono quattro.
Giacovelli parlerà a breve con Amaie Energia per parlare del futuro: “Voglio esporre alcune idee all’azienda, perché sono certo che si possano incentivare quelle persone che non fanno la differenziata o la fanno male. Sono certo che, con alcuni accorgimenti la situazione può cambiare. Sono anche operatore ecologico oltre che sindacalista e, quindi, sono certo di poter dare il mio contributo”.
Nel comparto ventimigliese si sta intanto andando avanti per il bando che andrà ad assegnare l’appalto per l’ato ambientale dei comuni intemeli. La settimana scorsa è stata verificata la documentazione presentata dalle quattro aziende che hanno fatto l’offerta. Entro 40 giorni è prevista la verifica dei progetti da parte della commissione e, quindi, si saprà chi ha vinto. Entro fine anno partirà così l’appalto che, ci si augura, possa cambiare la situazione della differenziata, soprattutto a Ventimiglia.