Politica - 21 giugno 2021, 20:26

Bordighera: i gruppi di minoranza richiedono cittadina onoraria a Gilberto Salmoni, testimone della Shoah

Nato a Genova nel 1928 in una famiglia ebrea, Gilberto Salmoni fu arrestato all’età di 16 anni con tutta la famiglia, e fu internato a Fossoli, preludio alla deportazione

Gilberto Salmoni

Gilberto Salmoni

I tre gruppi di minoranza del consiglio comunale di Bordighera, Civicamente Bordighera, Semplicemente Bordighera, e Gruppo misto, hanno proposto una mozione affinché la Città delle Palme offra un riconoscimento a Gilberto Salmoni, conterraneo che ha speso la sua esistenza a testimoniare e raccontare le persecuzioni razziali dell’Olocausto, le aberrazioni di un periodo storico tragico in cui l’uomo si è perduto. Messaggero di ciò che non deve più accadere e pertanto prezioso ambasciatore di pace. Ha incluso Bordighera nelle sue attività d testimonianza.

La storia.
Nato a Genova nel 1928 in una famiglia ebrea, Gilberto Salmoni fu arrestato all’età di 16 anni con tutta la famiglia, e fu internato a Fossoli, preludio alla deportazione. I genitori e la sorella furono inviati ad Auschwitz dove morirono. Gilberto e il fratello maggiore Renato vennero deportati a Buchenwald, e sopravvissero. Dopo la liberazione, Gilberto Salmoni si laureò in Ingegneria e in Psicologia, e iniziò il suo lavoro di testimonianza. Raccontando per decenni alle Istituzioni e alla Scuola, in presentazioni, conversazioni, e libri, la desolazione e disastro della Shoah. A 93 anni continua ad essere attivo in tali attività anche come Presidente dell’Aned Liguria, l’associazione ex-deportati. In riconoscimento del suo impegno instancabile, Genova, la sua città, lo ha insignito della Medaglia “Città di Genova”, consegnatagli nel 2020 dal sindaco Marco Bucci. Proprio in questi giorni ha ricevuto la “Cittadinanza Onoraria per la Pace” dalla Città di Assisi che ha voluto onorare i 17 superstiti dell’Olocausto.
A Bordighera ha partecipato e partecipa all’attività della sezione di Bordighera dell’ANPI a cui è tuttora iscritto, presenziando anche a diverse iniziative pubbliche; e durante tali visite ha voluto dedicare tempo all’incontro con i ragazzi delle scuole.
La cittadinanza onoraria è un riconoscimento che un Comune può conferire a cittadini italiani o stranieri quale manifestazione di onore, riconoscimento, e gratitudine da parte del Comune stesso per una serie di motivi, incluse “azioni di alto valore a vantaggio della Nazione o dell’umanità”. Nel caso di Gilberto Salmoni, la proposta delle minoranze per il conferimento della cittadinanza onoraria ha tre motivazioni.
La prima è riconoscere che la Memoria è strumento essenziale di miglioramento della società; e che Gilberto Salmoni, testimoniando per più di settant’anni la sua tragica esperienza di ebreo perseguitato ha fatto conoscere ai giovani i pericoli dell’abuso di potere, la sofferenza della perdita della libertà, e l’orrore dello sterminio, contribuendo alla consapevolezza collettiva necessaria per costruire un mondo migliore. La seconda motivazione è il valore emblematico del riconoscimento in ricordo dei deportati della nostra città. Sono stati almeno una trentina i cittadini di Bordighera deportati, e il riconoscimento conferito a uno degli ultimi sopravvissuti alla follia dei lager darebbe modo alla città di ricordare e onorare tutti coloro che hanno sofferto una cosi orribile esperienza, inclusi i suoi cittadini. La terza motivazione è che fin dal 2019 il Presidente della locale sezione dell’ANPI, Giorgio Loreti, aveva proposto per Gilberto Salmoni il riconoscimento di Cittadino Onorario di Bordighera, e da allora le minoranze consiliari sono pronte a sostenere l’iniziativa.
La mozione proporrà al consiglio comunale di Bordighera di votare il conferimento della Cittadinanza Onoraria a Gilberto Salmoni per dare a un infaticabile testimone della Shoah riconoscimento e gratitudine, e dare a Bordighera un’opportunità di ribadire l’importanza di quei diritti umani che sono fondamento per un futuro più giusto per tutti.

Un atto che significa dare voce alla storia e, alle generazioni future, una enorme possibilità. Quella della conoscenza, attraverso fonte diretta, col fine che ciò che è stato non sia mai più.
L’iniziativa è a cura di Mara Lorenzi, Giuseppe Trucchi, Massimiliano Bassi, Giovanni Ramoino.

Diego Lombardi

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