La pallanuoto è uno sport da riprogettare, con la formazione di nuovi vivai, bloccata da oltre un anno e mezzo di covid. È il pensiero di Matteo Gai, direttore generale della Rari Nantes Imperia alla vigilia dello spareggio salvezza contro Brescia della formazione femminile allenata da Mercedes Stieber per rimanere in A2.
“La regular season è finita. - spiega Gai a Imperia News - È stato un campionato difficile anche per il covid. Si è partito molto bene a Torino vincendo la prima e poi è stato un anno complicato. La Stieber era diventata positiva al covid, ha fatto quindici giorni di quarantena, le ragazze sono dovute stare ferme. Le speranze sono quelle di rimanere in A2, la Fin non ha dettato le regole delle retrocessioni, però noi vogliamo rimanere in A2 sul campo. Le speranze ci sono, mentre per quello che riguarda il futuro io penso che questo sia uno sport che ha bisogno di una progettazione nuova e la possibilità di ripartire".
"Noi, tra lavori strutturali e covid - termina Gai - da due anni che non facciamo scuola nuoto, c'è bisogno di ricreare un vivaio, non solo a Imperia, penso un po' in tutta Italia. È uno sport complicato fatto di grande costanza e sacrificio. Se in due anni perdi la possibilità di avere bambini piccoli e di insegnare a nuotare in un certo modo, è uno sport che non si può iniziare come il calcio, quando si vuole, ci vuole tanta disciplina, tanta costanza e quindi bisogna porre le basi per ricreare un vivaio per maschile e femminile, e speriamo che da settembre si possa partire in questa direzione”.