Nell'ultimo consiglio dei ministri è arrivata una beffa per le piscine al chiuso, la cui apertura dovrebbe slittare al primo luglio, oltre un mese dopo la riapertura delle palestre, prevista il 24 maggio. Una tegola per le società, come la Rari Nantes Imperia, che aveva già programmato una campagna pubblicitaria per il primo giugno, data inizialmente prevista per poter ripartire in sicurezza, seguendo i protocolli già in vigore.
“Si parla di primo luglio, - commenta a Imperia News Matteo Gai, direttore generale della Rari Nantes Imperia - avevamo rimesso in pista tutti i lavori che erano basilari per poter riaprire il primo giugno. Questa tegola non ce l'aspettavamo perché il primo luglio ci fa strano, soprattutto se andiamo a vedere come sono state trattate le palestre, siamo sempre stati accomunati alle palestre che riaprono il 24 maggio.
C'è da sperare in questa zona bianca dal 7 giugno che potrebbe consentire, sempre che ci sia l'ordinanza del presidente della Regione, la possibilità delle riaperture in zona bianca. Questo ci potrebbe consentire di partire il 7 giugno. Poi c'è un'altra possibilità che ci siamo dati noi, capendo che sarebbe stato difficile gestire la piscina in questo periodo negli spazi al chiuso, e quindi la parte di piscina esterna sarà montata con la possibilità di fare fitness e scuola estiva. Se possiamo ripartire il 7 giugno siamo ben contenti, al momento non siamo partiti con la piscina esterna per una questione di temperature che sono ancora fredde di notte ed è difficile raggiungere una temperatura accettabile per fare fitness”.
“Mi dispiace – continua Gai – questo gran caos che ci ha causato questa notizia che crea confusione e diventa difficile la programmazione della campagna marketing e della pubblicità. Per fare impresa bisogna organizzarsi, non si possono sapere le cose all'ultimo, gli spazi pubblicitari devono essere prenotati per tempo altrimenti non ci sono. Noi dobbiamo mantenere un piano di manutenzione con il comune, dobbiamo effettuare dei lavori che vengono fatti in un momento prestabilito dell'anno in base ai flussi di cassa calcolati in un modo che ti consenta di pagare le ditte. Nel momento in cui dobbiamo programmare un'attività diventa complicato andar dietro a delle notizie che ci lasciano un po' perplessi, anche perché dietro c'è tutto un discorso di ristori abbastanza 'spiccioli' rispetto all'attività da gestire peché i costi fissi sono enormi. Abbiamo consentito tutto l'anno l'agonismo che è stata una cosa socialmente dal nostro punto di vista ottima, perché abbiamo concesso di fare sport a tanti ragazzini, e abbiamo gestito campionati di livello nazionale, la serie A2 femminile e la B maschile".
“Vediamo l'ultimo chilometro da un po' di tempo, - conclude - non ci arrendiamo, siamo stanchi, un po' di amarezza oggi c'è, ma siamo pronti per ripartire. Il primo di giugno sarebbe stato il toccasano per mettere in pista una stagione estiva come dio comanda. Questo non ci è consentito, ma è inutile lamentarsi, mi dispiace solo per la clientela perché le informazioni saranno date purtroppo non con grande preavviso. Comunque sui nostri canali social, sulla nostra pagina Facebook verrà aggiornata continuamente la possibilità delle riaperture che andremo a fare”.