Attualità - 07 maggio 2021, 16:21

Imperia: "Never stop dreaming", la pilota Francesca Gasperi sogna la Dakar

Per Francesca Gasperi è stata creata Turbo Pispi, la sua versione “cartoon”. Nata dalla mano di Andrea Artusi questo personaggio sarà protagonista di diverse avventure nella lotta contro i distruttori di sogni.

Imperia: "Never stop dreaming", la pilota Francesca Gasperi sogna la Dakar

La pilota imperiese d'adozione Francesca Gasperi sta cercando di coronare il sogno di correre la Dakar. Di origine veronese da tempo di trova nella riviera dei fiori dove coltiva con entusiasmo questo impresa eccezionale: un terreno ancora quasi inesplorato dal mondo femminile, la scorsa edizione hanno partecipato solo quattro donne pilota su 101 iscritti.

Dal 12 al 16 maggio 2021 Francesca Gasperi parteciperà all’Andalucia Rally, una gara necessaria a qualificarsi per la Dakar, che si terrà a gennaio 2022 in Arabia Saudita. Ma nel suo calendario di preparazione al grande appuntamento ci sono altre 2 tappe: il Transanatolia Rally Raid (13-21 agosto 2021) e il Marocco Training (ottobre 2021). All’Andalucia Rally partecipa con il team Africa Dream Racing, in sella alla sua moto personale, che sarà “vestita a festa” con i nuovi colori turchese e giallo, su cui si staglia il motto “Never Stop Dreaming”, che l’accompagnerà in questo lungo percorso.

Per Francesca Gasperi è stata creata Turbo Pispi, la sua versione “cartoon”. Nata dalla mano di Andrea Artusi questo personaggio sarà protagonista di diverse avventure nella lotta contro i distruttori di sogni. Turbo Pispi farà la sua prima apparizione ufficiale dal profilo Instagram di Francesca, in concomitanza proprio della gara in Andalucia (da seguire con #turbopispi).

 Per Francesca Gasperi la Dakar è il sogno di una vita; amante delle due ruote da sempre, è pilota non professionista di moto-rally, tester Kawasaki dal 2006 e tutor di giovani donne pilota. Si definisce donna, mamma orgogliosa, fotografa, giornalista freelance e videomaker. Semplicemente, non ha mai smesso di alimentare la sua passione e di impegnarsi per concretizzare il suo obiettivo.

“Se è il tuo sogno, devi crederci, sempre! Per questo la mia Dakar sarà un inno all’idea di “Never Stop Dreaming”, un messaggio di cui mi faccio testimonial, anche nelle vesti di supereroe, e che intendo portare, in particolare, alle donne di ogni età, ancora troppo legate ad immagini di sé spesso non genuine” - afferma Francesca Gasperi.

“Never Stop Dreaming”
significa puntare a realizzarsi appieno, raggiungendo gli obiettivi che ci si è dati, qualunque essi siano e, innanzitutto, liberarsi dagli stereotipi di ogni genere. Nel caso di Francesca, non solo di essere una donna che punta al rally più impegnativo al mondo, ma di essere anche una ‘non più giovanissima’. "Anche quello dell’età è un dato frenante, e del tutto relativo – prosegue la pilota. Credo che la mia ricetta si componga di uno spirito giovane, di tenacia e disciplina che lo sport insegna, e di voglia di non mollare: lo sguardo è sempre al traguardo da raggiungere, e questo mi ha sempre permesso di affrontare le scelte, le rinunce e i sacrifici che si leggono alla luce di una vita senza rimpianti. Secondo me, oggi le donne possono e devono fare liberamente le loro scelte, e perseguire gli obiettivi che davvero corrispondono alla loro natura”.

La Dakar, che Francesca correrà competendo solo con i propri limiti, al di là delle classifiche finali, diventa metafora di vita. “Sarà un percorso lungo e insidioso – racconta – in cui probabilmente ci saranno battute di arresto, cadute, risalite, sorrisi, lacrime, proprio come accade nella vita reale, e in particolare in questo periodo storico. Sono felice di poter portare un messaggio di incoraggiamento; vorrei che chi mi guarda affrontare il rally possa pensare ‘Se ce la fa lei, posso farcela anch’io!’”

Francesca alla Dakar c’è già stata, come fotografa, nel 2019 in Perù, al seguito di Nicola Dutto, pilota paraplegico e suo amico da anni, altro sportivo che non smette di divertirsi in sella, senza voler dimostrare nulla e al contempo essendo d’esempio per molti. Proprio lì ha iniziato ad alimentare il suo sogno, ponendo le basi della sua realizzazione.

“Vivere la gara in prima persona, anche se in un ruolo diverso, ha infiammato ancor di più la mia passione, nel vivere a contatto con i piloti e i team, con stanchezza e gioia immense. E poi è lì che sono avvenuti degli incontri che hanno cambiato la mia vita. Prima di tutto con Maurizio Gerini, veterano della Dakar, oggi mio allenatore e compagno di vita. Posso dire che senza di lui, la sua competenza e il suo incoraggiamento, oggi non starei affrontando questa impresa”. Tra gli incontri fortunati, quello con le professioniste di Studio 12.23 che stanno curando questo ambizioso progetto, dal concept al piano di sponsorizzazione, passando per il piano di comunicazione. Il team resta aperto a chi volesse credere nella pilota, sposandone l’obiettivo di essere di incoraggiamento a chiunque scelga di superare limiti e stereotipi che si frappongono alla realizzazione dei propri sogni.  

Stefano Michero

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