Attualità - 22 aprile 2021, 16:05

Provocazione del Sindaco di Riva Ligure: "Se il coprifuoco rimane alle 22 organizzeremo manifestazioni alle 5 del mattino"

"Un modo originale e diverso per accogliere chi ci sceglierà. Per distinguerci, per dire che ci siamo, che non vogliamo mollare. Ed anche un gesto di vicinanza ai tanti lavoratori del mondo dello spettacolo costretti da tempo, troppo, all’inattività”.

Provocazione del Sindaco di Riva Ligure: "Se il coprifuoco rimane alle 22 organizzeremo manifestazioni alle 5 del mattino"

Il Sindaco di Riva Ligure, Giorgio Giuffra, non ha decisamente gradito la scelta del Governo di posticipare il coprifuoco delle 22 fino al 31 luglio. Già questa mattina aveva esternato il suo pensiero, evidenziando come la decisione pecchi, a suo modo di vedere, di buon senso. Ora lancia una provocazione.

“Qualora non dovesse cambiare nulla – ha detto - chiederò all’Assessore al Turismo, Francesco Benza, di programmare, nel rispetto delle normative introdotte, le nostre manifestazioni di luglio, poche o tante che saranno, alle 5 del mattino. Un modo originale e diverso per accogliere chi ci sceglierà. Per distinguerci, per dire che ci siamo, che non vogliamo mollare. Ed anche un gesto di vicinanza ai tanti lavoratori del mondo dello spettacolo costretti da tempo, troppo, all’inattività”.

Secondo Giuffra, infatti, la conferma del coprifuoco rappresenti l’ennesima stangata al tessuto economico, con la filiera turistica e della ristorazione che rischiano di segnare un’altra stagione flop. “Con la proroga di questa restrizione, chi mai – dice Giuffra - ammesso che ci siano persone che se lo possano permettere, passerà le sue vacanze a Riva Ligure o in un’altra località del paese, sapendo che, ad una certa ora, dovrà obbligatoriamente far ritorno nel proprio alloggio? Gli italiani hanno rispettato le regole per più di un anno in maniera impeccabile, ma così stanno arrivando all’esasperazione. Basta coprifuoco!”

Il Sindaco rivese, però, chiarisce che con il suo pensiero non vuole far passare il messaggio secondo il quale siano possibili gli assembramenti: “Significa semplicemente essere liberi di non sottostare ad una misura che non ha alcuna motivazione sanitaria”.

Carlo Alessi

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