Botta e risposta tra Matteo Camiciottoli, sindaco di Pontinvrea e responsabile enti locali della Lega in Liguria, e il presidente della Regione Giovanni Toti in merito all'ordinanza firmata da quest'ultimo che ha instaurato la zona rossa nelle province di Imperia e Savona dal 2 all'11 aprile.
Ad attaccare è stato Camiciottoli con una dura nota attraverso la quale critica l'alleato in Regione Giovanni Toti.
"L’ulteriore ordinanza restrittiva del governatore Toti per le province di Imperia e Savona per noi è una doccia fredda. - scrive - Se da un lato riconosciamo il ruolo del governatore, dall’altra parte chiediamo che si metta fine alle scelte non condivise. Alla riunione citata da Toti in conferenza stampa non sono stati invitati i sindaci della Lega delle province coinvolte dall'ordinanza. Una decisione presa con appena sei ore di anticipo rispetto all’entrata in vigore delle restrizioni esaspera cittadini e operatori in difficoltà a cui bisogna dare certezze per pianificare la stagione. Ci è stato detto che la Liguria era tra le regioni che meglio stanno combattendo il Covid. Non servono solisti ma un lavoro di sintesi per un ritorno alla normalità in sicurezza pianificando riaperture e non ulteriori
chiusure”.
La replica di Toti non si è fatta attendere: "Stupisce la presa di posizione del sindaco di Pontivrea Matteo Camiciottoli, in qualità di responsabile Enti Locali della Lega in Liguria. La decisione della zona rossa a ponente non solo è imposta dai criteri previsti dalla legislazione nazionale, ma è stata condivisa oggi in una riunione organizzata dalla segreteria di Anci Liguria, presente il vicepresidente della Giunta Alessandro Piana, dello stesso partito di Camiciottoli. Era, ovviamente, informato di tutto anche il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Brunello Brunetto, anch'egli eletto nelle liste della lega, che non solo da medico conosce bene la situazione della provincia dalla quale proviene ma ha anche partecipato, ieri, alla mia visita nella Asl savonese, durante la quale abbiamo raccolto le preoccupazioni dei massimi dirigenti sanitari di quel territorio".
"In una situazione così delicata, con persone che soffrono e muoiono e i sanitari che lottano ormai da un anno - conclude Toti - di tutto c'è bisogno tranne che di prese di posizione scollegate dalla realtà".