Politica - 22 marzo 2021, 13:21

A Limone Piemonte vertice sul Tenda, Anas: “Prossimo incontro con la Francia il 5 maggio”. Si punta sul progetto attuale

All’incontro il viceministro ai Trasporti Morelli: “Sono qui perché questa è un’opera indispensabile per il territorio il commissario sarà nominato a breve”. Presenti tanti rappresentanti delle istituzioni locali, provinciali e regionali, il io Prefetto, rappresentanti dell’Anas, sindaci, assessori, parlamentari, senatori.

A Limone Piemonte vertice sul Tenda, Anas: “Prossimo incontro con la Francia il 5 maggio”. Si punta sul progetto attuale

Poche, per non dire scarse, le novità e soprattutto le risposte emerse nell’incontro che è ancora in corso a Limone Piemonte, con il viceministro-Alessandro Morelli sulla questione tunnel del Colle di Tenda, un passaggio fondamentale per l’economia delle provincie di Cuneo e di Imperia.

A parlare per primo è stato il Sindaco della località turistica del basso Piemonte, Riberi: “Isolamento e distruzione. Dopo cinque mesi non abbiamo risposte concrete dal governo e da Anas. Il nostro è un grido di aiuto. Il tunnel è indispensabile per il territorio, unisce Italia, Francia e principato di Monaco. La situazione sul lato francese è catastrofica e quindi consigliamo di riprendere il vecchio progetto con un nuovo tunnel da Panice a Vievola”. Si fa categorico, ad un certo punto, il primo cittadino piemontese: “Vogliamo che il tunnel venga costruito, basta parole. Un tunnel che parta dall’ingresso italiano per arrivare alla casa cantoniera sul lato francese. C’è anche questo terzo progetto. Poi c’è la ferrovia a le notizie non sono cert positive”.

Poche le parole del vice Ministro Morelli, che non hanno certo tranquillizzato gli Amministratori locali e quelli regionali di parte piemontese e ligure: “E’ la mia prima uscita ufficiale e sono qui a raccogliere le istanze di tutti. C’è attenzione verso il territorio e posso garantirvi che non siete dimenticati. Inizio da Limone il mio percorso: non pensiamo solo alle grandi opere, ma da parte mia e del Governo c’è grande attenzione al territorio”. Morelli cita le due signore con il cartello viste all’ingresso ‘Senza il tunnel la valle muore’: “Ecco, io sono qui perché la valle non deve morire. La mia prima volontà è occuparmi delle opere che servono al territorio, prima ancora che delle grandi opere. Mi auguro di fare il massimo. Il Ministero vuole nominare il commissario straordinario al prossimo consiglio dei ministri. Tornerò qui tra 6/8 mesi per vedere come procedono le cose”.

All’incontro anche il presidente di Anas, Andrea Gemme: “Abbiamo lavorato da subito per riaprire la strada dopo la terribile alluvione, ma la questione Tenda è un po’ più complicata perché c’è anche la Francia. Ci incontreremo il 5 di maggio, non domani mattina. Le risorse sono allocate. Questo tunnel si deve fare. Anas è intervenuta subito, siamo qui e siamo pronti, il tema è questo ed è al tavolo con i francesi”.

Parole chiare, quelle di Anas che, se da una parte possono sembrare rassicuranti sulla volontà di costruire un tunnel, dall’altra fanno piombare nello sconforto gli amministratori locali, visto che l’incontro, e solo l’incontro, con i francesi è previsto per il 5 maggio, quando l’estate sta per iniziare e con il nuovo inverno (quando si spera che gli impianti sciistici tornino a ‘girare’) molto vicino e senza prospettive. “Non possiamo aspettare una vita – ha detto poi spazientito il Sindaco di Limone - diteci quando iniziate e qual è il progetto!”

Serafica la risposta del presidente Gemme: “Fino al 5 maggio non posso dare risposte. Vorremmo partire subito ma non si può e non facciamoci illusioni. Dobbiamo utilizzare quello che abbiamo fatto, questa è la nostra soluzione. Non possiamo buttare tutto, ma siamo pronti a cambiare se necessario”. Altre parole ben precise che, quindi, portano a pensare che da parte italiana si voglia continuare con il tunnel già iniziato.

Parliamo di un’opera che ha già subito fermi importanti e che ora vorrebbe essere ripreso. Parole, quelle emerse all’inizio dell’incontro di oggi, che ci dicono come manchi progettualità e idee ben precise per il futuro. Intanto le province di Imperia e Cuneo (senza dimenticare l’intera valle in territorio francese) che aspettano di poter ripartire. Una porzione di Italia che ‘boccheggia’ sul piano turistico e non solo per il Covid.

Intanto il 19 aprile è previsto un incontro in Prefettura a Cuneo, nel quale verranno portate tutte le istanze da presentare al Ministero. 

Barbara Simonelli

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