Politica - 19 marzo 2021, 16:29

Taggia: cittadinanza onoraria per Patrick Zaki, la chiede la minoranza al consiglio comunale

La vicenda farà capolino nella prossima assise cittadina su input dei consiglieri de Il Passo Giusto su segnalazione del circolo PD locale.

Patrick Zaki

Patrick Zaki

Il Consiglio Comunale di Taggia sarà chiamato a pronunciarsi sulla possibilità di conferire la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki. La vicenda farà capolino nella prossima assise cittadina su input dei consiglieri de Il Passo Giusto su segnalazione del circolo PD locale. 

Patrick George Zaki, è è un ragazzo di 27 anni di origine egiziana che ha deciso di investire parte della sua formazione accademica in Italia, presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna. E' stato arrestato il 7 febbraio 2020, all'aeroporto del Cairo: era tornato per trascorrere una vacanza in compagnia della sua famiglia ma venne prelevato dalle autorità egiziane e sparì per diverse ore. 

Il giorno seguente è comparso davanti alla procura per rispondere di: minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento alle proteste, sovversione, diffusione di false notizie e propaganda per il terrorismo. La causa? Una decina di post su Facebook che il giovane ricercatore nega di aver pubblicato. Da quel momento Zaki si trova in regime di detenzione preventiva. Ora rischia fino a 25 anni di carcere.

"La carcerazione continua ad essere prolungata, per un approfondimento delle indagini mai avvenuto, in una situazione sempre più complessa a causa della pandemia da SARS-Cov-2, con seri rischi legati alle condizioni di salute di Patrick, asmatico, ed alle condizioni del carcere di Tora in cui oggi si trova. Nessuna certezza per il futuro, nessun rinvio a giudizio, solo ulteriori prolungamenti della custodia cautelare. L’ultima proroga risale al 7 dicembre. - puntualizza Luca Napoli, Mario Manni, Roberto Orengo e Barbara Brugnolo, de 'Il Passo Giusto' - la vicenda di Patrick ricorda purtroppo da vicino la storia di Giulio Regeni. Il dottorando italiano presso l’Università di Cambridge, in Egitto per svolgere una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani scomparve il 25 gennaio 2016 fino al tre febbraio quando il corpo nudo e mutilato, fu ritrovato in un fosso, lungo la strada del deserto Cairo-Alessandria, alla periferia del Cairo".  

"Non possiamo permetterci un nuovo caso Regeni, accanto alla continua ricerca della verità per quest’ultimo, dobbiamo impegnarci affinché la violazione dei diritti umani nei confronti di Patrick Zaki non sfoci in una nuova tragedia. - aggiungono - In questo senso vanno le continue pressioni da parte della comunità italiana e internazionale, del mondo associativo, accademico e politico, con le numerose iniziative che mantengono viva la richiesta di un trattamento umano nel rispetto del diritto giuridico e dei diritti umani, spesso ignorati dalle autorità egiziane. numerose città si sono attivate per conferire la cittadinanza onoraria al ragazzo egiziano, come le città di Bologna, Bari, Milano, Castel Maggiore ,ed oltre a queste, anche altre città si stanno impegnando in tal senso. Deve rimanere alta l’attenzione e la pressione da esercitare quotidianamente affinché Patrick venga finalmente liberato, forti di un sentimento che condanna la violenza e qualsiasi sopruso, qualsiasi mancato rispetto dei diritti base dell’Uomo, condivisi storicamente dalla nostra città".

Stefano Michero

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