Eventi - 18 marzo 2021, 07:11

Sanremo: chiuso il Festival più difficile della storia ora si gioca la partita della nuova convenzione Rai

Si riparte da un’edizione cruciale e con buoni incassi nonostante qualche punto in meno di share

Il sindaco Alberto Biancheri sul palco dell'Ariston per la finale del 71° Festival

Il sindaco Alberto Biancheri sul palco dell'Ariston per la finale del 71° Festival

Nemmeno il tempo di tirare il fiato dopo l’edizione più difficile nella storia del Festival, che già la mente e gli sforzi dell’amministrazione vanno nella direzione della nuova convenzione triennale con Rai. E tante cose stanno per cambiare.

Il 71° Sanremo è stato organizzato in regime di proroga: troppo complesso il periodo per sedersi al tavolo e pensare a una nuova convenzione, quindi le parti hanno trovato strada comune nel prolungare di un anno l’accordo in attesa di tempi migliori. Ma per l’edizione 72 si cambia.

Il primo grande cambiamento potrebbe riguardare la stessa conduzione e direzione artistica del Festival. Amadeus ha detto a chiare lettere che lui e Fiorello fanno un passo indietro e non ci sarà un ‘Ama ter’. Bluff? Strategia? O verità? Solo il tempo lo dirà. Certo è che nemmeno 24 ore dopo la dichiarazione del sabato mattina in conferenza stampa, lo stesso Amadeus si è mostrato più morbido quando l’Ad Fabrizio Salini gli ha chiesto di un eventuale ‘triplete’ con l’amico Fiorello.

Sul tavolo della convenzione tra Rai e Comune di Sanremo le novità potrebbero non riguardare solo la parte artistica. Anzi, quella potrebbe essere solo marginale qualora il nuovo governo dovesse mettere mano anche ai vertici Rai per accontentare, come si conviene, tutti i componenti della grande famiglia dell’esecutivo Draghi. Il sindaco Alberto Biancheri, quindi, nel giro di pochi mesi potrebbe trovarsi seduto di fronte a interlocutori diversi.

La buona notizia della 71ª edizione arriva alla voce ‘incassi’. La Rai ha portato a casa circa 38 milioni di euro dagli sponsor per una spesa di organizzazione di poco inferiore al 2020. Facile capire come il netto si aggiri di nuovo intorno ai 20 milioni di euro, e tutto questo senza palco in piazza Colombo, senza un solo evento collaterale e con uno share inferiore rispetto alla precedente edizione. Sarà tema al tavolo della nuova convenzione. E le trattative sono vicine, come non è lontano il lavoro per l’organizzazione del 72° Festival che tutti sperano sia quel simbolo di ritorno alla normalità.

Pietro Zampedroni

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