Non poteva che terminare in piazza Colombo a Sanremo la protesta del mondo dello spettacolo dal vivo. Alle 16, hanno fatto il loro ingresso in centro città i numerosi manifestanti in bicicletta. 'L'ultima Ruota', arriva nel cuore della città dei fiori ma soprattutto a pochi metri dal Teatro Ariston dove domani inizierà il 71° Festival di Sanremo.
Un luogo e una data simbolici quelli scelti per l'arrivo di questa lunga pedalata partita da Milano lo scorso 24 febbraio. Così, associazioni e lavoratori del mondo dello spettacolo hanno voluto lanciare l'allarme su questo settore importante della cultura oggi ancora fermo, con l'intento di rivolgere un messaggio alle istituzioni nazionali per chiedere la ripartenza del settore.
Ecco che cosa ha detto, Massimo Mennoni uno dei promotori nonchè scenografo illuminotecnico. "Siamo arrivati a Sanremo con il mezzo più gentile che conosciamo ossia la bicicletta, un mezzo dove devi mettere la tua forza e devi pedalare. Così come quando fai uno spettacolo. Amadeus e Fiorello sono dei nostri colleghi a loro chiediamo di 'venire a prendere' questo bagaglio che abbiamo con noi, questo 'tesoro' costituito dalle testimonianze dei lavoratori dello spettacolo che sono anche un osservatorio della situazione economica di tutto il settore. Adesso queste sono testimonianze sono pronto e chiediamo che Amadeus e Fiorello li portino all'attenzione dell'opinione pubblica".
Il loro grido di dolo si tramuta anche in richieste forti e decise da porre al Governo. "Chiediamo, prosegue Mennoni, una progettualità che si reversibile e che non vada a singhiozzo, che non rischi di fermarsi di nuovo. Le persone devono programmare la propria vita e le imprese la propria attività. In questo periodo normalmente si strutturano le prossime stagioni adesso l'estate non è programmata. Noi chiediamo anche un ascolto perchè siamo un osservatorio del nostro settore. La ripartenza, però non si deve fermare altrimenti rischiamo di perdere il settore cultura. Nel nostro settore è difficile anche arrivare ad avere i parametri fissati per ottenere i sostegni economici. Tanta gente è arrivata a vivere con meno di 200 euro al mese e questa situazione porta anche a decidere di abbandonare questo settore".
Presente all'iniziativa anche la Cgil imperiese. “Siamo al fianco di questi lavoratori, dichiara alla nostra testata il segretario provinciale Fulvio Fellegara, abbiamo pedalato simbolicamente con loro per dimostrare la vicinanza della Cgil a questo settore e ai lavoratori e alle lavoratrici che non sono solo quelli che vanno davanti alle telecamere e in prima serata, ma che contribuiscono alla riuscita degli avvenimenti e degli spettacoli . Si tratta di un settore importante per il Paese, stare fermi è un impoverimento non solo per queste famiglie ma per l’intero Paese che da un anno a questa parte fa grande fatica. Serve una partenza in sicurezza, ma questo settore deve ritornare a far sentire la propria voce e forza”.