Attualità - 19 febbraio 2021, 07:51

Sanremo: migliora la situazione di 'Casa Serena' ma i sindacati si scagliano contro l'Assessore Pireri

Intervengono in questo modo, con una serie di riflessioni, i sindacati Cgil Fp, Cisl Fisascat e Uil Fpl, dopo le dichiarazioni rilasciate ai media dall’Assessore ai Servizi Sociali e vice Sindaco di Sanremo

Sanremo: migliora la situazione di 'Casa Serena' ma i sindacati si scagliano contro l'Assessore Pireri

“Non abbiamo voluto fare proclami pubblici, fino ad oggi, su questa delicata situazione che ha visto ammalarsi e andar via tanti degli anziani ospiti di ‘Casa Serena’, ma gli ultimi interventi fatti da chi rappresenta il Comune di Sanremo ci hanno dato spunto per fare le nostre valutazioni sull'argomento”.

Intervengono in questo modo, con una serie di riflessioni, i sindacati Cgil Fp, Cisl Fisascat e Uil Fpl, dopo le dichiarazioni rilasciate ai media dall’Assessore ai Servizi Sociali e vice Sindaco di Sanremo, Costanza Pireri.

“Vorremmo attirare l'attenzione dell'Assessore – proseguono le confederazioni - proprio sulla classificazione e definizione di ‘Residenza Protetta’, che dovrebbe far pensare ad un luogo dove si ci possa sentire protetti e salvaguardati e, per questo, non ci sono piaciute tutte quelle dichiarazioni pubbliche dove ripetutamente, si rimarcava il fatto che gli anziani morti, fossero stati tutti o troppo vecchi o troppo malati. Noi crediamo che il diritto alla vita debba essere considerato sempre e nonostante l'età e le patologie, per questo non condivideremo mai l'atteggiamento di chi fa intendere con le proprie dichiarazioni ‘ci dispiace ma aveva novant'anni o era affetto da diabete’. Siamo convinti che le persone sufficientemente autonome di solito, restano presso la loro casa e vicino ai propri famigliari, ma riteniamo che chi vive in una residenza, è a prescindere un individuo e abbia il diritto di essere considerato in modo dignitoso”.

“Ci permetta l'Assessore di dissentire – proseguono i sindacati - quando asserisce che l'attenzione su quella struttura è stata costante, siamo sicuri che i controlli congiunti fatti negli ultimi periodi tra chi rappresentava il Comune e l’Asl, abbiano dato risultati positivi sulle procedure adottate, ma vogliamo ricordare che noi abbiamo fatto arrivare alla Cooperativa KCS decine di segnalazioni sulle continue carenze organizzative, e sulla mancanza di un accordo sui protocolli da mettere in atto in questo particolare momento. Cosa tra l'altro dovuta per i Dpcm sulla pandemia Covid e, a tal proposito, ci chiediamo se l'Ente che avrebbe dovuto controllare, si sia accorto di tale mancanza! Forse, se l'assessore ai servizi sociali, avesse ritenuto opportuno ascoltarci a seguito delle due richieste d'incontro rimaste inevase, si sarebbero potute individuare, semmai ce ne fossero state, le carenze o le mancanze”.

“Vogliamo fare i nostri ringraziamenti a tutti gli operatori – vanno avanti i sindacati - per come hanno professionalmente e seriamente svolto il loro compito, tanti di loro si sono ammalati insieme a coloro che stavano assistendo. A tal proposito, ci è sembrata poco opportuna la ricerca da parte dell'Assessore su chi si sia preso per primo il virus se ospiti o lavoratori, nessuno di noi è in genere propenso ad ammalarsi prima degli altri, ma le cose purtroppo non vanno sempre come vorremmo. La descrizione dettagliata dell'operatrice che, per prima è stata riscontrata positiva, addirittura con dovizia di particolari sull'attività prevalentemente svolta dalla stessa e sul come abbia iniziato a stare male, ci è veramente sembrata di cattivo gusto e forse anche molto sul filo del rasoio sulla tutela della privacy dei lavoratori. Ora però vogliamo ritornare nel nostro rispettoso silenzio sopratutto nel ricordo degli anziani che non ci sono più e delle loro famiglie”.

“All'Assessore chiediamo – terminano Cgil, Cisl e Uil - semmai trovasse un attimo del proprio tempo per rendersi disponibile per un confronto, di riprendere in mano le nostre lettere, vi troverà sopra i nostri riferimenti”.

Redazione

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