Eventi - 08 febbraio 2021, 12:11

Festival di Sanremo 2021: no al pubblico all'Ariston ma c'è invece a Cortina e nelle trasmissioni di Rai e Canale 5

Abbiamo visto ieri gente nella platea della cerimonia di apertura dei Mondiali ma anche ballare e cantare al 'Cantante mascherato' e pubblico anche a 'C'è posta per te'

Festival di Sanremo 2021: no al pubblico all'Ariston ma c'è invece a Cortina e nelle trasmissioni di Rai e Canale 5

Una premessa per quanto stiamo per affrontare va fatta: noi siamo per il rispetto delle regole e, anzi, consideriamo la decisione presa per il Festival di Sanremo anche corretta, vista la situazione sanitaria che stiamo vivendo. Ma le regole devono valere per tutti.

Stiamo parlando del no al pubblico al Teatro Ariston di Sanremo, in occasione del prossimo Festival, che tante polemiche ha scatenato e che, a un certo punto aveva anche fatto scricchiolare la posizione di Amadeus, che avrebbe scelto di non condurre la kermesse canora (tutto poi rientrato). Nella città dei fiori si sta vivendo il mese che precede il Festival, in un clima totalmente diverso da quello che aveva anticipato la gara negli anni scorsi e, soprattutto, nel 2020 quando l’attesa montò anche per il palco di piazza Colombo (una novità assoluta che tanto successo ha ottenuto) e per l’enorme quantità di collaterali previste.

Quest’anno, invece, nulla di nulla. Si sta montando l’Ariston come studio televisivo e non si possono ospitare pubblico o figuranti. Addio alla nave ‘bolla’ e non parliamo ancora di bar e ristoranti aperti la sera. Ma, nel frattempo, negli studi televisivi e non solo, accadono cose che vanno contro la decisione sul Festival. “L’Ariston è un teatro e non uno studio” è stato tuonato da Roma e, quindi, platea vuota. Ma, venerdì scorso, durante una trasmissione televisiva (‘Il cantante mascherato), abbiamo visto pubblico in studio che ballava e cantava e, qualcuno anche senza mascherina.

Ieri, nel corso della cerimonia inaugurale dei Mondiali di sci, a Cortina il pubblico c’era. Ok, era all’aperto e tutti avevano la mascherina ma, sia a Cortina che in studio alla Rai, il distanziamento sociale non era così rispettato. E poi c’è anche la trasmissione di Canale 5 ‘C’è posta per te’, dove il pubblico è in studio. Ci sono i divisori in plexiglass sulle singole file, ma mancano tra fila e fila.

Quindi, due pesi e due misure? L’Ariston è un teatro e non è uno studio ma, anche nello storico luogo del Festival si potrebbero adottare accorgimenti per avere almeno una porzione di quei 1.800 spettatori che, fino allo scorso anno, facevano da festoso contorno alla manifestazione. Manca poco meno di un mese al Festival e, forse, c’è ancora qualche piccola speranza ma di conferme, da Roma, al momento non ne arrivano.

Per quanto riguarda da Sanremo, in chiave Festival non serve solo il pubblico, perché servirebbe anche l’apertura dei locali. La linfa vitale dell’economia matuziana, infatti, ha nella kermesse canora un ‘atout’ fondamentale per i conti annuali e, dopo una lunga stagione caratterizzata dal Covid, sarebbe come una manna dal cielo. Se per gli spettatori all’Ariston potrebbe aprirsi uno spiraglio anche all’ultimo momento, più difficile che invece possa essere presa la decisione di consentire un’apertura dei locali.

Tra l’altro la provincia di Imperia, ormai da diversi giorni è quella più a rischio di tutta la Liguria, con una controtendenza insieme alla Costa Azzurra (come annunciato nei giorni scorsi dal nostro giornale e confermato ieri dal Presidente Toti) che vede numeri purtroppo in crescita, sia in tema di nuovi positivi che di ricoverati in ospedale.

Intanto, in attesa della conferenza stampa di presentazione di domani (on line invece che al Casinò come di solito), Amadeus ha confermato alla trasmissione di Marco Liorni ‘Mai e poi mai’ di non avere mai avuto idea di mollare la conduzione del Festival 2021: “Fare Sanremo è un privilegio – ha detto – e non sono mai stato nervoso. Non ho mai pensato di abbandonare Sanremo. Da maggio ho ascoltato qualcosa come 1.260 canzoni e non ho mai avuto un’esitazione sulla conduzione del mio secondo Festival”.

Carlo Alessi

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