Il consiglio comunale di Bordighera convocato questa sera in via telematica ha visto l’approvazione degli undici punti all’ordine del giorno, una riunione dai toni sobri e pacati che si sono intensificati decisamente quando l’argomento Rivieracqua è tornato a galla smuovendo le correnti, in questo caso, di pensiero.
Dopo il conferimento in Rivieracqua dei Comuni di Santo Stefano al Mare e Riva Ligure gestiti in precedenza dalla società 2iReteGas, del Comune di Sanremo gestito da Amaie e anche di Aiga Ventimiglia, Bordighera affronta lo scottante tema del conferimento del proprio patrimonio idrico.
Durante la conferenza dei capigruppo che ha preceduto il la seduta di questa sera, i consiglieri comunali avevano discusso una mozione da presentare e votare all’unanimità e che desse al consiglio un senso di forte unità nell’andare a discutere con il commissario di Rivieracqua, Gaia Checcucci.
Queste le parole del sindaco Vittorio Ingenito, fiducioso e determinato per il bene della città al termine della seduta: “Si è appena concluso un Consiglio Comunale di particolare importanza, in cui maggioranza e minoranza hanno espresso, con una mozione condivisa, la volontà unanime di tutelare il patrimonio idrico integrato della Città di Bordighera ed il personale in esso impiegato, nonché di evitare aumenti tariffari esponenziali che ricadrebbero sulla cittadinanza tutta. Desidero precisare con forza che non esiste, da parte nostra, alcuna preclusione ad una gestione unica del servizio integrato nella provincia di Imperia, purché tale gestione sia sana ed in grado di operare secondo i principi di efficacia ed efficienza. Ad oggi, Rivieracqua scpa ha dimostrato di non possedere questi prerequisiti fondamentali e di non poter dunque garantire un funzionamento ottimale e continuativo di un servizio primario quale quello idrico. La colpa non può né deve ricadere su quei Comuni che non hanno aderito alla gestione d'ambito e quindi non hanno già compiuto l’affidamento oppure sono in ritardo nell’iter di tali procedure; lo faccio presente soprattutto a quei colleghi Sindaci che ancora ultimamente hanno compiuto affermazioni in tal senso. Se il conferimento fosse già avvenuto ci troveremmo innanzi ad un buco di bilancio ancora maggiore; ricordo che i revisori hanno evidenziato nella conduzione di Rivieracqua scpa, tra l’altro, l’assenza di una contabilità industriale e di un metodo efficiente di fatturazione. In queste condizioni, a prescindere dai fatturati che siano di 10 milioni o 30 milioni, l’efficienza del servizio non verrà mai raggiunta; come posso stabilire un prezzo di vendita se non conosco il costo di produzione? La politica pare non essersene resa conto e ancora oggi vorrebbe intraprendere strade già battute ma che non portano ad una reale soluzione. Un amministratore di estrazione politica in logica di contrapposizione non ha infatti la necessaria visione strategica né probabilmente le competenze manageriali che si formano in anni di esperienza in uno specifico settore. Come ho già avuto modo di dire, è fondamentale un cambio di passo. Come previsto nella mozione con il consigliere Pallanca avvieremo il necessario dialogo con il commissario ad acta volto anche ad evitare l’immediato commissariamento. Con un professionista competente ed esperto verranno approfondite le questioni relative alla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società Rivieracqua, così anche i termini del concordato con particolare riferimento al ruolo dei comuni che parteciperanno alla modifica dell’attuale assetto del consorzio, al piano industriale elaborato nel dettaglio per la gestione del servizio idrico integrato nella Città di Bordighera con i relativi investimenti, e all’entità della tariffa consortile che verrà applicata con relative tempistiche. Particolare attenzione verrà rivolta al mantenimento dei livelli occupazionali, evitando che gli operai del Comune di Bordighera nel futuro siano destinati ad altri comparti della società ma garantendo invece che possano lavorare sul territorio di Bordighera”.
Lunga e articolata la discussione durante il consiglio di questa sera. Il ricorso portato dal Comune in Consiglio di Stato potrebbe condurre ad un commissariamento. Il consigliere Giuseppe Trucchi ha quindi richiesto al sindaco Vittorio Ingenito di ritirare tale ricorso chiedendo l’inserimento integrativo in mozione di abbandonare causa pendente dinanzi al Consiglio di Stato e quindi una disponibilità al ritiro in quanto la legge obbliga Bordighera ad entrare in Rivieracqua anche alla luce di quanto sostiene l’avvocato del Comune di Bordighera, Pietro Piciocchi il quale consiglia di rivedere la posizione presa dall’amministrazione.
Il presidente del consiglio comunale, Marco Farotto, si allinea “al pensiero dell’uomo di legge”, sebbene si adegui “perplesso, ma per il bene di Bordighera”.
Il sindaco Ingenito sostiene di “non avere ancora le certezze richieste” e intende “andare avanti con la linea scelta presa insieme, per continuare a chiedere garanzie senza andare contro la legge. Nulla vieta all’amministrazione di ritirare il ricorso qualora si ritengano soddisfatte le richieste presenti all’interno della mozione”. Nonostante un clima decisamente acceso e concitato, la mozione è stata poi approvata all’unanimità.
“È prematuro prendere una decisione di questo tipo prima di aprire dialogo con il commissario e consegnare documenti contabili richiesti - ha dichiarato il sindaco Ingenito - fondamentale in questo contesto capire quali sono le condizioni della società e le tariffe che verranno applicate al comune di Bordighera, probabilmente una tariffa unica con approccio graduale. Nulla di sbagliato ad adottare un approccio graduale. La decisone non deriva dalle evoluzioni di Aiga e Amaie che hanno conferito, ma dal percorso che abbiamo fatto per evitare la procedura di commissariamento. Mantenere la struttura della mozione che abbiamo concordato e portare avanti dialogo in maniera costruttiva e diretta. Un punto di vista che ritengo in questo momento condiviso dal consiglio comunale che contiene le previsioni dell’avvocato Piciocchi. Una versione consona all’obiettivo che ci siamo dati”.
Infine ha concluso il sindaco: “Non conosco la situazione della società consortile. Ad avere delle informazioni da una persona esperta che possa prendere in mano le carte del concordato e capire quale sarà la sorte del nostro sistema idrico integrato per conoscere il nuovo assetto della società e non fare passi nel vuoto. Reputo queste ragioni più che sufficienti per conferire questo incarico e conoscere nel dettaglio la procedura. Il consigliere Trucchi è scorretto e incoerente e scappa dalle sue responsabilità, sono amareggiato della sua posizione. Sono profondamente deluso”.
Il consigliere Giacomo Pallanca ha appoggiato il sindaco tentando di compattare il consiglio verso la votazione unanime: “Bordighera attualmente è in fase intermedia. C’è preoccupazione da parte del Comune e vogliamo mettere sul tavolo istanze con il commissario ad acta. Questa mozione ha come fine un incontro con la dottoressa Checcucci per presentare le nostre istanze ed avere un confronto. Concordo con il sindaco che fino a quando non ci sarà incontro e non avremo chiarezza da un punti di vista tecnico andremo avanti. Dobbiamo trovare un punto di accordo con la dottoressa Checcucci per le tariffe e il futuro di Bordighera. Dobbiamo essere uniti senza fratture interne”.
Bordighera vende cara la pelle. La mozione cercherà di garantire le certezze richieste e il sindaco parla di passaggio graduale in Rivieracqua.
In allegato il testo della mozione