Attualità - 17 dicembre 2020, 12:52

Sanremo: 'Forse aperti, forse chiusi', al Cafè Reinassance un cartello ironico. Rossi "Non sapevo cosa scrivere" (Video)

Vista la situazione di incertezza ho pensato di prendere la situazione con un sorriso.

Sanremo: 'Forse aperti, forse chiusi', al Cafè Reinassance un cartello ironico. Rossi "Non sapevo cosa scrivere" (Video)

“I nostri orari per le feste… forse aperti, forse chiusi”: un cartello ironico che sostituisce giorni e orari di apertura per il fine anno, che solitamente viene affisso per avvisare i clienti. Perché questa decisione? Lo abbiamo chiesto direttamente a Fabrizio Rossi, noto nella città dei fiori per l’attività di commercio che fu anche del padre, ma anche per la sua militanza tra i ‘Sanremezzi’ che, tra gli anni ’80 e ’90 hanno proposto spettacoli goliardici a Sanremo.

“Come facciamo tutti gli anni, prima delle feste – ha detto Rossi - esponiamo il cartello e, quest’anno con l’intenzione di proporlo ai clienti, mi sono trovato a non sapere ancora cosa comunicare. Da qui il prendere con ironia una situazione che, comunque nasconde tanti problemi organizzativi. Visto che queste sono cose che dobbiamo subirle è anche giusto prenderle con una piccola dose di ironia”.

Il calendario delle chiusure, che devono ancora essere ufficializzate, è quasi certo. Come giudica questa decisione del Governo come commerciante: “Rispetto a quanto si pensava, di avere zona ‘rossa’ o ‘arancione’ per tutto il periodo natalizio, questo sembra il male minore. Il vero problema è legato agli approvvigionamenti, ovvero ordini che devono essere fatti e tenuti in casa e che poi rischiano di scadere o di rimanere bloccati. Se ci fanno aprire a intervalli è comunque meglio che rimanere chiusi totalmente”.

E’ giovedì mattina ma Sanremo denota la voglia di andare comunque in giro e di respirare l’atmosfera natalizia: “C’è sicuramente questa voglia e la notiamo ogni giorno. Ci mancano sempre lombardi, piemontesi e francesi ma dobbiamo ringraziare i nostri clienti che vengono in questi giorni, forse ci premiano anche per la ricerca della qualità e questo ci aiuta a limitare i danni”.

Carlo Alessi

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