Ogni anno all’inizio della Novena di Natale, il 16 dicembre, la Diocesi fa un gesto che sottolinea il tema dell’accoglienza. Quest’anno verrà simbolicamente inaugurato una casa di accoglienza, all’interno di un appartamento di via Lascaris, che è stato temporaneamente messo a disposizione delle emergenze, soprattutto riferite a donne e bambini.
In questo periodo, infatti, in seguito alla chiusura del campo Roya, ci sono molte situazioni difficili in giro per l’estremo ponente, tra cui donne e bambini che arrivano dal medio Oriente. Si tratta di persone che trascorrono molte notti all’addiaccio. “Abbiamo pensato – ha detto il Vescovo – di rispondere a questa emergenza di fornire questi locali, per fornire un riparo a chi ha bisogno”
“Si tratta di una piccola cosa – ha terminato il Vescovo – per fare in modo di non lasciare donne e bambini all’aperto e al freddo, in questo periodo”. La casa di accoglienza è aperta da qualche settimana e può ospiutare 6 o 7 persone, solitamente un paio di nuclei familiari alla volta, visto che solitamente sono di passaggio. Il tutto viene fatto nel rispetto delle normative anti Covid.