Si è svolta nell’ottobre scorso, in Provincia a Imperia, alla presenza degli enti preposti e della proprietà delle aree, la riunione per sbloccare definitivamente la vertenza sulla destinazione del comprensorio di Monesi.
La rappresentanza della Pubblica Amministrazione, si è mostrata compatta presentando un piano quadriennale per la gestione dell’area, piano propedeutico alla raccolta di indici economici reali per la preparazione di un bando pluriennale di più ampio respiro. Oltre a questo, accanto agli oneri per il comodato delle aree e la manutenzione programmata degli impianti, già previsti dagli enti, attendiamo una risposta dalla regione per lo stanziamento di risorse per ulteriori investimenti. A fronte della proposta posta in essere dagli enti, la proprietà ha richiesto, e ottenuto, ulteriori 15 giorni per esprimere le proprie osservazioni.
“Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione in merito ad una risposta da parte della proprietà né di un sollecito da parte della Pubblica Amministrazione – ha detto il Comitato Pro Monesi, ufficialmente coinvolto nel tavolo programmatico – e siamo consapevoli che il territorio abbia subito l’ennesimo colpo inferto dal maltempo e che i Sindaci siano in prima linea per ripristinare viabilità e servizi, ma senza un corretto iter procedurale e certezze di individuazione delle necessarie risorse non si può progettare il futuro (sul medio e lungo periodo) di un territorio, unanimemente considerato volano dello sviluppo dell’entroterra. Considerato l’obiettivo, emerso dagli incontri pre-elettorali, di rendere fruibile l’area alle attività di biking a primavera 2021, è evidente la necessità di una accelerazione. Dagli incontri passati, infatti, è emerso che ‘rimettere in moto la macchina’ (in modo efficiente e duraturo) non sia operazione semplice né veloce”.
Il Comitato Pro Monesi ha già chiesto un incontro con la Pubblicazione Amministrazione, allo scopo di definire un crono-programma di intervento per il rilancio del comprensorio ed è in attesa di un riscontro. Nel frattempo continua a sollecitare e spronare le parti, intraprendendo contatti con tecnici e altri enti per l’ampliamento del progetto al territorio Cuneese.