E' passata una settimana dalla chiusura del seminterrato dell'istituto comprensivo Sauro in via Gibelli, dove tre classi erano state costrette a fare lezione in mancanza degli spazi necessari dovuti all'emergenza sanitaria in corso.
La scuola, dopo la comunicazione dell'Asl che dichiarava inagibili i locali li aveva chiusi, (QUI) costringendo una settantina di studenti di elementari e medie, oltre agli insegnanti, di ricorrere alla didattica a distanza, come già fatto la scorsa primavera. Un disagio che ha colpito anche i genitori, costretti, nel caso in cui a lavorare siano entrambi, a lasciare da un giorno all'altro i propri figli piccoli soli a casa.
L'Asl, secondo quanto ha appreso Imperia News, la mattina dopo alla prima comunicazione di inagibilità delle aule del seminterrato, avrebbe sospeso il proprio parere sulla base di una relazione che nel frattempo sarebbe arrivata per conto del comune. Secondo la relazione, i locali sarebbero idonei a svolgere attività didattica, come già accadeva in un passato anche recente, quando le stesse aule erano utilizzate come laboratorio di musica.
In settimana è atteso il parere definitivo che potrebbe permettere ai bambini di tornare a scuola, se il seminterrato sarà ritenuto agibile. Questo ovviamente non farebbe demordere i genitori, tra cui il medico Massimiliano Brunofranco, autore di due esposti, uno ai vigili del fuoco e l'altro all'Asl da cui è partito il provvedimento di chiusura del seminterrato. (QUI)