“Mancano 20 giorni all'inizio della scuola e ancora si naviga nel buio dell'inconcludenza di questo Governo, che ha avuto mesi per decidere per poi ritrovarsi all'ultimo senza soluzioni".
Così scrive Giovanni Toti, il presidente di Regione Liguria e candidato per il secondo mandato nelle prossime elezioni regionali del 20 - 21 settembre. "Risposte chiare e immediate. - prosegue - È quello che le Regioni, compatte come sempre sui temi che riguardano la vita delle persone, chiedono all’esecutivo per la riapertura delle scuole. Le famiglie, il personale scolastico e i nostri bambini e ragazzi meritano di sapere e di riprendere l'anno scolastico".
"Ecco cosa chiederemo domani al Governo in un incontro richiesto dai Presidenti:
- i tempi dell'assegnazione del personale aggiuntivo (docenti e Ata) di cui ci è stato assicurato il raddoppio;
- i tempi di consegna dei banchi monoposto e delle mascherine (che serviranno comunque per le situazioni in movimento degli alunni);
- noi diciamo no all'uso della mascherina durante la lezione ma il Governo dovrà esprimersi in via definitiva e non l'ha ancora fatto;
- sciogliere il nodo del trasporto scolastico per il quale non esiste ancora una proposta concreta: l’esecutivo non vuole derogare al distanziamento del metro con mascherina sui mezzi pubblici ma non è in grado di fornire le "pareti divisorie" prima di tre mesi. Non solo. Anche la flessibilità oraria la lascia tutta sulle spalle dei presidi senza capire che comunque non è risolutiva".
"Questo scarica barile è inaccettabile, dalle Regioni c'è tutta la collaborazione possibile ma serve chiarezza e una certezza da condividere: le scuole devono riaprire. Venerdì incontreremo i sindaci, le province e le aziende di trasporto per fare il punto. - conclude Toti - Proveremo con tutti i mezzi a nostra disposizione a far ripartire le scuole, così come fatto per tutte le altre attività per sopperire all'immobilismo, alla paura di decidere e di prendersi responsabilità di questo Governo.
Oggi le terapie intensive sono vuote in Liguria, e stiamo lavorando affinchè restino così. Mentre le aule scolastiche il 14 settembre devono essere sicure ma piene: di studenti, di bambini, di futuro, di vita”.