Riaprirà venerdì 3 luglio il tratto dianese dell'incompiuta, chiuso dallo scorso 25 novembre a causa di una frana che aveva causato la caduta di diversi massi. L'intervento è stato portato a termine e presentato questa mattina in comune a Diano Marina, dove il sindaco Giacomo Chiappori e il vice sindaco Cristiano Za Garibaldi, hanno fatto il punto della situazione relativamente alle opere che potrebbero portare entro il 2022, alla messa in sicurezza di capo Berta e della parte a mare dell'incompiuta, sul cui tracciato passerebbe la ciclovia in collegamento con quella imperiese e con quella che attraverserebbe gli altri comuni del dianese, nell'ambito del più ampio progetto della tirrenica.
“Noi oggi abbiamo mitigato il rischio sull'incompiuta, e possiamo riaprire, - ha spiegato il sindaco Giacomo Chiappori - il che ci rende già felici perché andiamo incontro alle esigenze della gente di Diano Marina e di Imperia, ma anche ai turisti che me lo stanno chiedendo da mesi. Doveva già essere finita, si è fermata per il coronavirus, ma adesso è finita. Naturalmente la visione è futuristica, che come amministrazione abbiamo sempre avuto di quel tratto di strada, tant'è che avevamo partecipato a pieno ritmo a tutte le trattative che allora vennero fatte da Area24, seguite da me e dall'ex sindaco Capacci per poter fare la ciclovia del mare, che dovrebbe andarsi a interconnettere con la famosa ciclovia di Imperia, che collega San Lorenzo.
Per fare questo ci dobbiamo incontrare con Anas, Regione, Provincia, per vedere come vedere questo futuro, e si può vedere solo in una maniera: abbiamo due seri problemi, uno a mare, e quindi evitare l'erosione del piede dell'incompiuta, e evitare la continua frana di capo Berta, che interessa già in parte il discorso della via Aurelia. Immaginate se dovesse venire giù qualcosa lì, come saremmo sistemati. È un problema che non è solo dianese o di turismo dianese, ma è un problema di immagine turistica e infrastrutturale di tutta la regione, perché ricordiamoci che quella è una strada dell'Anas, anche l'incompiuta non è del comune di Diano.
A questo punto noi pensiamo che la risposta sia sicuramente positiva, che da questo tavolo scaturirà il fatto che si trovino gli accordi giusti, sia monetari che tecnici per fare una galleria al giorno, per fare una zona di ripascimento nella parte a mare, per fare tutto quello che abbiamo messo nero su bianco in questi mesi, e con l'ultima delle tre indagini geologiche, dare significato alle nostre parole, e far sì che gli altri possano credere di non venire a perdere tempo, ma a fare un'opera ferma da anni”.
Per quanto riguarda tempi e costi, le opere potrebbero essere pronte entro il 2022, per un finanziamento totale di 10 milioni di euro, a cui contribuirebbero Anas e regione. “Se i tempi non sono quelli che purtroppo ogni tanto sono abituato ad avere, quindi ritardi su incontri, programmazioni e progettazioni, se tutto va come deve andare io credo che verosimilmente nel 2022 quest'opera può essere completata. Mi dispiace che non ci sarò, ma ci sarò come utente, perché io in bicicletta vado. Mi divertirò ad affrontare non capo Berta, ma l'incompiuta, che diventerà una compiuta in una ciclabile mediterranea meravigliosa, che solo la Liguria può vantare”.