Politica - 30 giugno 2020, 14:35

Compensi ai membri del Consiglio d'Amministrazione di ISAH, La Monica (Vince Imperia): "Ennesimo ‘poltronificio’!"

"Ancora una volta una operazione di ‘vecchia scuola politico-amministrativa’ di cui i cittadini imperiesi e tutti coloro che hanno a cuore le sorti di ISAH avrebbero fatto volentieri a meno"

Davide La Monica

Davide La Monica

"Analizzando la vicenda relativa alla privatizzazione di ISAH non può che tornare alla mente la celebre frase pronunciata dal compianto On.le Giulio Andreotti (la paternità della frase pare sia invece da attribuire a Papa Pio XI ) che recita: ‘A pensar male degli altri si fa peccato ma spesso si indovina’..”, a dirlo è il Consigliere Comunale di Vince Imperia Avv. Davide La Monica che interviene sulla vicenda relativa ai compensi destinati ai membri del Consiglio di amministrazione di ISAH.

“Il sottoscritto – spiega La Monica - era stato forse il primo, a suo tempo, a pretendere chiarezza dal Presidente e dall’allora Consigliere del CDA ed attuale Vice Presidente di ISAH circa le reali motivazioni che avevano spinto l’Ente ad una così improvvisa accelerata nel processo di privatizzazione.

Durante una accesa conferenza stampa da me richiesta, unitamente alla minoranza di centrodestra, il sottoscritto era stato addirittura minacciato di querela per aver palesato il timore che dietro tale scelta vi fosse, tra le altre cose, altresì l’interesse da parte di alcuni soggetti che sarebbero entrati a far parte del futuro CDA ad ottenere il potere di ‘auto attribuirsi’ un emolumento o gettone di presenza (potere non consentito fino ad avvenuta privatizzazione, in quanto ISAH era un Ente di diritto pubblico).

A distanza di soli 6 mesi, non posso esimermi dal rimarcare come i miei timori fossero quanto mai fondati.                                                                                   

Pur ribadendo che il sottoscritto non ha mai nascosto, in linea generale, il proprio favore verso la privatizzazione di un Ente pubblico quando la trasformazione sia dettata da finalità nobili, come quella di ridurre la spesa pubblica, migliorare l’efficienza di gestione e garantire una maggiore snellezza operativa, nel caso di ISAH, invece, risulta evidente come le finalità della trasformazione dell’Ente pubblico in Fondazione fossero anche altre, certamente meno eleganti (mi si perdoni l’eufemismo).

Il nuovo CDA della Fondazione ISAH, di cui fanno parte (guarda caso, sic!!) alcuni membri indubbiamente vicini politicamente all’attuale amministrazione Scajola - come il Presidente Pugi, candidato alle ultime elezioni amministrative nella lista Obiettivo Imperia, a sostegno dell’attuale Sindaco di Imperia, eletto Consigliere e poi dimessosi giustificando tale scelta proprio dal desiderio di voler continuare a presiedere ISAH o il Consigliere di CDA Matteo Fagiolino, candidato anch’egli nella lista Obiettivo Imperia - ha infatti deliberato di 'auto attribuirsi' emolumenti considerevoli: € 2.000  mensili per il presidente, € 666,66 per il vicepresidente e addirittura  € 200 a seduta per gli altri componenti del consiglio di amministrazione.

In tutto ciò, giova sottolinearlo, non vi è sicuramente nulla di illegittimo, ma risulta di cristallina evidenza che la privatizzazione di ISAH abbia dato vita all’ennesimo ‘poltronificio’, cioè alla possibilità da parte dell’amministrazione guidata dal Sindaco Scajola di ‘ricompensare’ con un posto retribuito nel CDA della Fondazione chi ha contribuito alla vittoria di misura alle elezioni amministrative del 2018.

Ancora una volta una operazione di ‘vecchia scuola politico-amministrativa’ di cui i cittadini imperiesi e tutti coloro che hanno a cuore le sorti di ISAH avrebbero fatto volentieri a meno".

C.S.

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