“I giovani di oggi: contadini del futuro. Ho sempre creduto, e continuo a credere, nella necessità di considerare l'agricoltura per quel che è: il mezzo per proteggere e sfamare un mondo sempre più affollato, tutelare la biodiversità, l'ambiente naturale che l'uomo deve preservare il più possibile se vuole che la vita sulla Terra abbia un futuro”.
Lo sostiene Marco Damele, imprenditore agricolo di Camporosso, che prosegue: “La conoscenza nei giovani contribuisce all’evoluzione dell'agricoltura. Il merito nel cercare di offrire chiarezza ed informazione, non solo nelle parole e nei modi, ma anche nell'impostazione generale di nuovi linguaggi condivisi, insegnando l'amore per la terra e l'agricoltura biologica e sostenibile nelle scuole di ogni ordine e grado. Qualcosa fortunatamente sta realmente cambiando: ‘Coltivare bene è pensare e vivere bene’, una sfida che le nuove generazioni stanno raccogliendo tanti sono i giovani che giornalmente vengono coinvolti in un ritorno alla terra, sempre più numeroso sempre più sostenibile e legato al territorio”.
L’agricoltura costituirebbe per i giovani un serbatoio in grado di portare sicurezza e lavoro, aumentando la propria capacità produttiva ed in grado di ridare competitività e redditività. In Italia sono ancora pochi i giovani che gestiscono imprese agricole paragonati ai numeri arrivano dalle altre nazioni europee, in particolar modo riferiti all’imprenditoria giovanile nei paesi dell’Europa dell’est.
“Un invito dunque a tornare ad occuparsi di agricoltura e floricoltura anche nella nostra provincia – termina Damele - in modo intelligente. Se da una parte sono diminuite le imprese, dall’altra sono aumentate di superficie, con strutture moderne al passo con i tempi e preparazione tecnica. Un occhio al futuro con radici ben salde alle nostre tradizioni economiche agricole, alla biodiversità ed alla difesa del pianeta diminuendo le sostanze chimiche utilizzate, aumentando la fertilità del terreno migliorando l'ecosistema agrario”.