Venerdì 10 gennaio, ore 11: Rocchetta Nervina esce dall’isolamento nel quale è piombata, suo malgrado, il 27 novembre scorso.
Quell’ondata di maltempo aveva provocato, tra i molti danni in tutta la provincia, lo smottamento sotto l’unica strada di collegamento per il piccolo centro della val Nervia. Uno scricchiolio e poi parte del guard-rail si è staccato facendo scattare l’allarme. La strada è stata subito chiusa al traffico e la situazione, dopo giorni di piogge incessanti, è apparsa subito chiara. Il Sindaco Marco Rondelli, insieme al collega di Dolceacqua Fulvio Gazzola hanno immediatamente chiamato la provincia ed è partito il lavoro per fare in modo che i ‘rocchettini’ potessero almeno andare avanti e indietro a piedi. Poi l’ambizioso progetto del ponte, condiviso tra Provincia e Regione, che ha portato oggi all’inaugurazione tanto attesa dai residenti e dei molti turisti che amano Rocchetta.
Alla cerimonia hanno preso parte, oltre ai sindaci Marco Rondelli e Fulvio Gazzola, anche il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti e gli assessori Marco Scajola e Giacomo Giampedrone. Non mancavano anche il presidente del consiglio regionale Alessandro Piana ed il deputato Flavio Di Muro.
Il ponte è stato affittato per un anno dalla Provincia di Imperia con un costo di circa 200mila euro e rimarrà installato fino al ripristino della strada, con un intervento da circa 500mila euro che richiederà alcuni mesi di lavoro.
Raggiante, ovviamente, il Sindaco di Rocchetta Nervina, Marco Rondelli, che ha vissuto 45 giorni drammatici, sempre sul campo a controllare quanto stava accadendo: “E’ un gran giorno per la mia comunità che, finalmente riesce a liberarsi da questo isolamento che lo ha tenuta confinata per 45 giorni. Era parziale perché, chi ha potuto avere una macchina da una parte e dall’altra non lo era isolato ma molti avevano problemi. Senza dimenticare gli approvvigionamenti e lo smaltimento della spazzatura. Un danno così non l’avevamo mai subito e, purtroppo, dobbiamo ancora una volta affermare che, in Italia siamo bravissimi a gestire le emergenze ma non siamo capaci a prevenirle perché non ci sono i fondi adatti”. Si parla spesso di lungaggini nell’eseguire gli interventi ma, questa volta, così non è stato: “Devo dire che è stato un lavoro di gruppo, tra Comune, Provincia e Regione, che ha portato ad un’opera in tempi brevissimi. Questo significa che ‘volere è potere’. Questa è una viabilità alternativa ed ora la Provincia si sta adoperando per portare avanti la ricostruzione della strada”.
Il Presidente della Provincia Domenico Abbo: "E’ una grande soddisfazione per un’opera fatta dalla Provincia, con una delibera a fine anno con cui ci siamo assunti la spesa e l’abbiamo finanziata con fondi nostri anche se c’è l’esigenza di retrocederla, con i canali delle somme urgenze con fondi della Protezione Civile e la Regione. Ci auguriamo di recuperare quasi 700mila euro, di cui 200 mila per il noleggio del ponte ed il resto per il rifacimento definitivo. Voglio ringraziare tutti i tecnici della Provincia per il lavoro unito che è stato fatto e, anche in futuro, se si lavora come qui si ottengono grandi risultati. Quanto fatto qui è una bella risposta, ma avviene anche in tante altre occasioni. Qui, ad esempio, abbiamo dovuto ragionare per 2 o 3 giorni, prima di decidere cosa fare. Ora siamo qui, dopo 44 giorni, a riaprire la strada e qui voglio ringraziare tutti gli enti, le aziende e chi ha lavorato a tutto questo. Senza dimenticare che i residenti della Val Nervia non si sono mai pianti addosso ed un fatto davvero importante”.
L'Ing. Michele Russo, dirigente della Provincia, ci ha parlato degli aspetti tecnici del ponte e dei lavori: “Il lavoro complesso non è stato quello del ponte, ma portare su la gru della ditta Vernazza di 100 tonnellate, perché la strada non poteva sopportare questo tipo di gru. Abbiamo dovuto allargare la strada su cui appoggiare la gru, creando due pilastri sul torrente, con pali e tiranti per consentire un supporto statico e dinamico. C’è stata una grande professionalità della ditta Vernazza di Genova ed anche le due ditte che hanno lavorato in somma urgenza, la Orengo e la Ecogrid, che poi si occuperanno del rifacimento della strada. Non sarà facile perché dovremo lavorare dal basso dove c’è il torrente. Al momento la normativa ci permette, entro 28 giorni di fare un collaudo provvisorio fatto questa mattina ed ha dato esito positivo. Ora viene consentito un transito di 3,5 tonnellate con più mezzi ed un passaggio diretto di 10 tonnellate. I pullman potrebbero transitare ma manca il raggio di curvatura”.
Il Prefetto di Imperia Alberto Intini: “Un momento che risolleva la tristezza dei danni e dei problemi, verificatisi con il cattivo tempo. Questa è stata una delle realtà più colpite ma, dalle prime riunioni fatte in Prefettura, c’è stata una determinazione coesa di tutte le forze di ridare una viabilità al paese. Non è stato possibile farlo prima di Natale ma comunque in tempi brevi. Quando c’è coesione tra i vari soggetti depurati a risolvere delle problematica la soluzione si trova. Questa è provvisoria ed è un primo passo, perché servirà poi sistemare definitivamente la viabilità, ma è la conferma di voler intervenire in tempi brevi”.
“Il ponte di Rocchetta è diventato un po’ il simbolo di un autunno molto complesso che ha messo in difficoltà cittadini e imprese, ma è anche diventato il simbolo di una Regione ha che imparato non solo a gestire le allerte nel loro momento di emergenza, ma anche a dare risposte rapide ai cittadini e ai sindaci in tempi ragionevoli, anche quando si tratta di interventi assai complessi come in questo caso” ha commentato il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. “Non è l’unico intervento che stiamo affrontando, e questo rende tutto più complesso: abbiamo avuto anche interruzioni su statali come l’Aurelia a Chiavari, affrontate rapidamente con una capacità di coordinamento e intervento importante. - prosegue il governatore - Adesso mi aspetto dal Governo a Roma delle risposte altrettanto rapide e concrete: stiamo ancora aspettando il conguaglio delle somme urgenze, che sono state liquidate neppure per la metà delle somme che abbiamo anticipato. Siamo in costante contatto con il capo della Protezione Civile Borrelli, e non dispero che arrivino. In questi casi c’è bisogno non solo della Regione che si muova, ma del sostegno del Governo nazionale che dimostri una capacità di coordinamento delle risorse che spero possa essere messa in campo rapidamente”.
La struttura in acciaio, di tipo militare e lunga 42 metri, consente infatti di bypassare provvisoriamente in tratto di strada inagibile, in attesa del ripristino della viabilità ordinaria. “Siamo consapevoli – ha aggiunto l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – che l’obiettivo più importante rimane quello finale ovvero il completo ripristino della strada provinciale che collega Dolceacqua a Rocchetta Nervina. Ma questa soluzione transitoria, individuata da Regione insieme alla Prefettura, d’intesa con tutti i sindaci del territorio, consente di traguardare un’assoluta priorità di Protezione civile ovvero superare l’isolamento del centro abitato che, altrimenti, avrebbe dovuto attendere altri mesi prima di tornare alla normalità. L’auspicio è che le somme urgenze, oggi coperte con risorse degli enti locali, possano al più presto essere reintegrate con la copertura totale, come richiesto e ribadito più volte dalla Regione al governo”.
“Un ringraziamento ai sindaci per il loro impegno in questa situazione di emergenza – aggiunge l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola - e grazie anche ai tanti volontari e ai tecnici che anche durante le festività hanno lavorato e si sono adoperati per ridurre i disagi dei cittadini rimasti isolati. L’inaugurazione di questo ponte è molto importante ma noi pensiamo al futuro, con la realizzazione della nuova strada provinciale. Da parte nostra, continueremo a stare a fianco di questo territorio e di tutti i Comuni colpiti dal maltempo”.
"Oggi, grazie a questa preziosa infrastruttura, viene restituita agli abitanti di Rocchetta Nervina un po’ di serenità - ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Alessandro Piana - In attesa che la strada sia ricostruita questo primo intervento solleva la popolazione dai disagi dovuti all’isolamento, che fu provocato da un vasto smottamento di terreno che inghiottì un tratto della strada provinciale. Le Istituzioni locali e regionali si erano prontamente attivate per superare questa come le altre, numerose, emergenze causate in tutta la Liguria dal maltempo e hanno fornito una prima, importante risposta alle esigenze del territorio".
L'onorevole Flavio Di Muro ha così commentato l'inaugurazione odierna: “Oggi abbiamo inaugurato una struttura provvisoria che restituirà un po' di serenità e normalità ai residenti di Rocchetta Nervina e dei Comuni limitrofi, ma non possiamo pensare di poter andare avanti con interventi in emergenza. È assolutamente necessario procedere all'elaborazione di un piano strutturale, un pacchetto di interventi di prevenzione del dissesto, della messa in sicurezza della rete viaria tra costa ed entroterra e un cronoprogramma puntuale sulle nuove infrastrutture, attese da anni, per i collegamenti della provincia, dal completamento del raddoppio fino all'Aurelia bis" puntualizza l'On. Di Muro. "Partendo dalle necessità, assolutamente condivise da sempre dalla Lega, espresse dai sindaci, è necessario di un Decreto Ponente, sul modello del dl Genova, di cui sono stato relatore di maggioranza. Sono indispensabili, inoltre, risorse ulteriori per fare fronte alle somme urgenze, di cui si sono fatti carico i Comuni, in queste settimane post eventi calamitosi: auspico che in queste ore sia approvato dal consiglio dei ministri sia dato finalmente il via libera alle risorse più volte sollecitate dal territorio”.