Al Teatro dell'Opera del Casinò di Sanremo si è tenuta l’Assemblea Generale di Confindustria Imperia con la cerimonia di consegna del prestigioso Premio 'Casinò di Sanremo Confindustria “Cento Anni da Qui”'. Presente, insieme alle massime autorità civili e militari di zona, anche il presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia e il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano in qualità di moderatore.
L'evento è patrocinato dall'OMI, Osservatorio Monografie d'Impresa del Dipartimento Cultura e Civiltà dell'Ateneo di Verona, rappresentato dal presidente Mario Magagnino. Ha presenziato il presidente dell’Afi, associazione Fonografici Italiani, Sergio Cerruti.
Il meeting ha permesso di analizzare e confrontarsi sullo sviluppo dell’economia del nostro Paese, partendo dalle potenzialità dei territori nell’ambito di una imprenditoria di qualità, sostenibile e concorrenziale, indicando tra le priorità il superamento delle criticità territoriali ed infrastrutturali. È stata anche l’occasione per celebrare l'importante premio “Cento Anni da Qui” ideato dal Casinò di Sanremo in collaborazione con Confindustria Imperia, che costituisce un rilevante riconoscimento alla capacità di fare impresa, coniugando eccellenza, qualità e continua evoluzione.
Il premio “Cento Anni da Qui” consiste in un’opera d’arte che verrà realizzata appositamente da artisti contemporanei, come nella migliore tradizione storica del Casinò di Sanremo.
L'inizio della cerimonia è stato allietato dal concerto dell'Orchestra Sinfonica di Sanremo e, dopo i saluti istituzionali, Alberto Alberti e Barbara Amerio hanno discusso di “Le sfide del nostro territorio. Da dove arriviamo e dove andiamo”.
Poi l'intervento del governatore della Regione Liguria Giovanni Toti e del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia dal titolo “Politica e Impresa: la responsabilità di essere competitivi”.
A chiudere la giornata la cerimonia di premiazione “Cento Anni da Qui”. A introdurre il premio il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri con la moderazione di Gennaro Sangiuliano.
I premiati per “Cento Anni da Qui” sono: Luigi Lavazza Spa, Alfa Romeo, (per l’edizione 2018) Phonotype Record, Ariston Srl, La Pignese e Giuseppe Calvi &C Srl.
Il fondatore della Luigi Lavazza Spa fu appunto Luigi, il quale, trasferitosi da Murisengo a Torino, rilevò la Paissa & Olivero, una piccola fiatella nel cuore di Torino. La drogheria, embrione dell'attuale azienda, inizia la sua attività il 24 marzo 1894, anche se la nascita della Lavazza si fa comunemente risalire al 1895.
Attraverso un uso sapiente della miscelazione, arte ancora sconosciuta ai concorrenti (i quali si limitano a vendere caffè in un'unica varietà), la drogheria Lavazza si espande.
Superando le difficoltà della Grande Guerra, Luigi Lavazza, la moglie Emilia e i figli Mario, Pericle e Giuseppe costituiscono la società di fatto Luigi Lavazza, che nel novembre del 1927 diventerà società per azioni con capitale di 1.500.000 lire. A seguito di un'inarrestabile crescita, la ditta si sposta nel nuovo stabilimento in corso Novara 59, voluto e realizzato da Mario Lavazza, all'epoca già succeduto al padre Luigi alla guida dell'azienda. Sono questi gli anni in cui viene attuata una nuova campagna pubblicitaria, basata su figurine raffiguranti i più svariati avvenimenti legati al caffè ma pure, ad esempio, fatti storici sia italiani sia internazionali. Nel 2018 avviene l'ultimo cambio di indirizzo nel grande centro direzionale Nuvola Lavazza, progettato da Cino Zucchi e costruito nel quartiere di Borgo Aurora.
Alfa Romeo, casa automobilistica italiana nota per la produzione di autovetture di carattere sportivo,la cui storia iniziò il 24 giugno 1910 con la fondazione a Milano dell'ALFA (acronimo di "Anonima Lombarda Fabbrica Automobili"). Il nome scelto richiamava la prima lettera dell'alfabeto greco, volendo rilevare l'inizio di una nuova avventura industriale. Nel 1918 l'azienda cambiò nome in "Alfa Romeo" in seguito all'acquisizione del controllo della società da parte di Nicola Romeo. Iniziò così una storia di successi automobilistici legati anche al mondo delle gare automobilistiche di livello internazionale.
La Phonotype Record è stata la prima casa discografica italiana e tra le prime al mondo ad avere un autonomo stabilimento per la fabbricazione di dischi. Fondata nel 1901 da Raffaele Esposito e dal figlio Comm. Americo, padre degli attuali soci, opera ancora oggi nel centro storico di Napoli in via Enrico De Marinis, 4. Tutti i più grandi artisti dell'epoca incisero per la neonata Phonotype. Il repertorio della Phonotype si arricchisce giorno dopo giorno di nuove registrazioni, contribuendo all'evolversi del mercato musicale. Toto era di casa e la tradizione vuole che ideò la sua “Malafemmina” proprio nella sede della Phonotype.
Da tre generazioni la famiglia Vacchino è proprietaria e gestisce le sale di spettacolo di Ariston Srl di Sanremo. Il primo cinematografo di Sanremo viene realizzato nei locali dell’Eden Concert e inaugurato il 20 maggio 1906. Dodici mesi più tardi nasce il “The American Cinematograph” di via Matteotti. Carlo Vacchino lo rileva un anno dopo e lo trasforma nel “Sanremese“. Sito al pianterreno, il locale dispone di un duecento posti, di una vasta sala d’aspetto, di una comoda entrata e di una luminosa vetrina . E’ l’inizio di una bella storia di cinema, teatro, musica e di cultura dell’immagine.
Nel 1953, iniziano i lavori di costruzione di un grandioso complesso destinato allo spettacolo: il “Centro Ariston“ che rappresenterà un cospicuo esempio – forse unico in Italia – di complesso polifunzionale distinto da comfort d’ambienti, eleganza di arredi e di decori (il grande affresco del soffitto è del pittore Cuneo), soluzioni tecniche d’avanguardia, notevoli attrezzature sceniche, impianti e servizi multimediali. Oltre al celeberrimo Festival della Canzone Italiana, il Teatro Ariston ospita la rassegna della Canzone d’Autore “Premio Tenco” e tutti gli appuntamenti in cartellone quali poesia, balletto, lirica, convegni, fitness, mostre, cabaret, trasmissioni televisive, manifestazioni musicali. Il Teatro Ariston venne addirittura consacrato per poter ospitare la settimana liturgica.
Le origini dell’Antica Trattoria La Pignese risalgono al 1919 quando tornato dalla guerra, il capostipite dei Ventimiglia, Giacomo, rilevò l'osteria che da allora è sempre rimasta della stessa famiglia.Il figlio Mario ne ha continuato la tradizione pur dividendola con i suoi impegni sportivi di calciatore (Juventus e Sampdoria) e allenatore.Attualmente la terza generazione ha in Marco il suo rappresentante, non dimenticando comunque il ruolo di assoluta importanza delle donne di famiglia e delle loro ricette che fanno della cucina ligure e della rivisitazione della stessa l'unicità dei propri piatti. L'antico nome, invece, trae origine dal primo proprietario del locale, proveniente dalla parte vecchia della città, denominata "Pigna" e roccaforte dei cittadini sanremaschi in difesa delle scorribande saracene dei secoli precedenti.
Il locale divenne presto punto di incontro dei carrettieri provenienti dall'entroterra, portando i loro prodotti alle aristocratiche famiglie inglesi e russe che osavano trascorrere l'inverno al mite clima della riviera.
Giuseppe Calvi & C. Srl. Nel 1919 il giovane Giuseppe Calvi, nato ad Oneglia da una famiglia di olivicoltori del Ponente Ligure, appena rientrato dalla prima Guerra Mondiale, decide di intraprendere l’attività di commerciante oleario: inizia la storia dell’Azienda Calvi. Due anni più tardi coinvolge anche il fratello Paolo. Giuseppe Calvi inizia il suo piccolo commercio confezionando il suo Olio di Oliva in damigiane e in fiasche che vende in Piemonte e in Lombardia, regioni confinanti con la Liguria, ma presto riesce a esportare il suo olio, confezionato in lattina, verso gli Stati Uniti e il Sud America, dove i moltissimi immigrati italiani utilizzano l’olio che arriva dalla madrepatria. Negli anni ’50 i figli di Giuseppe, Gianni e Anna Bianca, prendono in mano l’azienda: la costanza con la quale curano la qualità del prodotto offerto guadagnerà all’Azienda fiducia da parte dei consumatori e rispetto da parte dei concorrenti. Negli anni ’70 viene proposto per la prima volta il “Mosto Oro”, mono cultivar Taggiasco di grande prestigio ed oggi simbolo della Azienda, oltretutto uno dei primissimi oli a presentarsi con la famosa fasciatura in carta dorata. Dalla fine degli anni ‘90 la Azienda ricomincia a proporsi all’estero e attualmente l’Olio Calvi è venduto in 30 paesi nel Mondo. A gestire oggi l’Azienda sono Gianni e Luca, rappresentanti della terza generazione della Famiglia Calvi
Il premio “Cento Anni da Qui” consiste in un’opera d’arte realizzata appositamente da artisti contemporanei, come nella migliore tradizione storica del Casinò di Sanremo.