"Le chiavi, forse le più importanti, per le porte future della città sono nelle mani dei cittadini", questa una delle frasi più significative della Lectio Magistralis tenuta oggi nella Sala Consiglio del Comune di Imperia da Livia Pomodoro attuale presidente dell'Accademia di Belle Arti di Brera, ex presidente del Tribunale di Milano ed ex capo di gabinetto del ministro di Grazia e Giustizia.
A introdurla il sindaco Claudio Scajola che ha dato il via ufficiale agli eventi di 'Aspettando il Centenario' davanti a tutte le principali autorità civili e militari della città e al pubblico accorso questa mattina.
Il primo cittadino ha concentrato il suo discorso introduttivo sull'importanza della storia dicendo: "Imperia, se pur giovane, può vantare una storia importante. Mi auguro che questa storia, la nostra storia, possa ispirare il talento, l'intelligenza e la voglia di fare degli imperiesi di oggi e di quelli di domani". Ha poi elencato tutti i comuni dai quali è nata Imperia e ha definito, come obiettivo per il futuro della città, quello di un forte rilancio economico che possa dare lavoro ai giovani.
Dopo la presentazione di Scajola ha preso dunque la parola Livia Pomodoro per una lezione dal titolo: “Imperia: nella sua storia la visione del futuro per l’umanità”, come lei stessa ha detto, "disincantata con gli occhi di un'esterna". Ha descritto la città come modello di integrazione, di unione e come sorta di unicum dal quale prendere esempio a livello nazionale. Filo conduttore della Lectio la frase di Victor Hugo: "L'avvenire è la porta, il passato ne è la chiave".
Pomodoro si è poi concentrata sul fiume che unisce e non divide la città e sul clima e la bellezza del nostro territorio da sfruttare come volano per il futuro dicendo: "Alcune chiavi, forse le più importanti, sono nelle mani dei cittadini se apriranno le porte giuste sarà più facile guardare al futuro anche per chi amministra la città. Esiste infatti una doppia responsabilità, quella classica di chi amministra, e quella della partecipazione viva, reale dei cittadini. Questo è indispensabile per la sopravvivenza del nostro Paese. Queste mie parole sono frutto di un'osservazione del quotidiano semplice. Ho visto una città con aspettative di cultura e di crescita che va fatta tutti insieme. Qui da voi ho trovato più unione e continuità rispetto ad altre parti, è su questo che dovrete costruire il futuro, ed è questa la chiave più potente che dovrete usare. L'Italia ha bisogno di modelli come questo".
"Auguro a Imperia un futuro infinito". Si è così conclusa la Lectio seguita da un lungo applauso della sala.
A margine sia Pomodoro che Scajola hanno così espresso il proprio parere sulla mattinata ribadendone il significato:
"Credo che questa sia davvero una città d'inclusione e questo è un modello futuribile - ha sottolineato Livia Pomodoro. Vediamo solo dispersione di risorse, campanilismi un po' dappertutto e se possibile qualche volta anche controversie che non hanno nulla a che vedere con il bene comune e con il bene dei cittadini. Questo è un prezioso momento in cui si scopre che una cittadina, non grandissima ma con grandi potenzialità, non solo è stata capace di fare in un secolo un percorso di inclusione di territori, ma al tempo stesso è stata capace di mantenere e potenziare questi territori. Io la trovo una cosa straordinaria e complimenti a tutti coloro che hanno lavorato in questa direzione".
"Questa celebrazione in fondo ha proprio il significato di evidenziare il senso civico, il senso di unione, la nostra storia, recente come Imperia ma molto lunga come i singoli ex comuni - ha spiegato il sindaco. Un modo per far partecipare e rendere maggiormente consapevoli gli imperiesi, e questo è molto importante, che abbiamo una potenzialità di crescita notevole se riusciamo a guardare al bello, se riusciamo a guardare al futuro con uno spirito di positività. Questo è ciò che dobbiamo cercare di fare. Sì con le critiche e con il mugugno, ma nella condivisione dei valori principali legati alla crescita della nostra città. Quindi credo che lo spirito principale di questa iniziativa sia proprio da individuare in questo: facciamo più civis, facciamo più polis, facciamo più senso di comunità per crescere".