Dopo il polverone sollevato qualche mese fa a Ventimiglia, sembra essere calato il silenzio sulla proposta di ordinanza comunale per la riduzione dell’orario di gioco alle slot machine disseminate ormai ovunque, specie nei bar e nei tabacchini. Il Comune frontaliero era stato il primo a proporre la norma, con conseguente scia di polemiche. Poi anche a Sanremo qualcosa sembrava muoversi. E ora?
L’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale ha dichiarato qualche giorno fa in conferenza stampa all’Asl che il regolamento ora è al vaglio del consiglio regionale che dovrà discutere e votare. Ma se ne parlerà prossimamente. Dall’Asl1, per contro, sollecitano l’introduzione del regolamento che significherebbe un passo avanti importante nella lotta al gioco d’azzardo patologico.
“La dipendenza deriva da due fattori: la vulnerabilità della persona e la disponibilità - spiega ai nostri microfoni Giancarlo Ardissone, direttore del Dipartimento Salute Mentale dell’Asl1 - se ho la possibilità di ottenere la gratificazione immediata sia di sostanze o di comportamento, la possibilità che si possa ricadere nelle patologie è elevata. Sono favorevole al fatto che ci sia un controllo e una diminuzione di offerte sia di slot machine che dell’online che è ancor più intrusivo”.
Resta il fatto che, per essere efficace, la norma dovrà essere adottata in tutta la provincia e non solo. Se qualche Comune dovesse opporsi, infatti, si rischierebbe di generare l’assurdo fenomeno del ‘pendolarismo del gioco’, con i più incalliti pronti a fare chilometri per continuare a giocare.