È arrivata nel capoluogo ligure la delegazione ACES Europe che dovrà valutare la candidatura di Genova a Capitale Europea dello Sport 2023. A contendersi il titolo è rimasta solo Glasgow e la decisione verrà presa a novembre. Dopo due anni di lavoro, incontri internazionali e la presentazione nel dicembre scorso di un dossier al Parlamento Europeo, il capoluogo ligure è arrivato al rush finale.
La delegazione che sarà accompagnata dal presidente di Aces Europa (la Federazione delle Capitali Europee dello Sport) Gian Francesco Lupattelli e composta anche da esponenti delle Università di Lisbona, Zagabria e Kosice, visiterà la città nel fine settimana e valuterà, dopo una serie di sopralluoghi, la candidatura di Genova.
Compongono la commissione: John Swanson (Gran Bretagna), Salome Japaridze (Georgia), Andrea Junger (Slovacchia), Lukas Vorel (Repubblica Ceca), Francois Noel (Francia), Gender Van Duin (Olanda), Antonio Mendoca Da Silva Mendes (Portogallo), Hugo Alonso (Spagna) e Gian Francesco Lupattelli (Italia).
Il tour della delegazione a Genova e ai suoi impianti prenderà il via oggi con la visita del Museo del Genoa al Porto Antico e dello Yacht Club Italiano, il più antico del Mediterraneo, per proseguire nel fine settimana con la visita al palazzetto dello sport RDS Stadium alla Fiumara, all'accademia calcistica UC Sampdoria a Bogliasco, all’Olympic Rowing Centre a Prà, all'Aquario, allo stadio Luigi Ferraris per assistere alla partita Genoa Milan e poi proseguire con il Centro di atletica e di skateboard, e alla sede del Genoa Football Club di villa Rostan a Pegli.
La visita toccherà anche lo stadio del Tennis di Valletta Cambiaso, il Villaggio acquatico di Albaro, lo stadio del Tennis Campanella ad Albaro, Villa Gentile, lo Stadio Carlini e i centri sportivi di nuoto di Sturla e della Sciorba. Sarà una ricognizione molto puntuale sullo stato dell’arte degli impianti genovesi, ma anche sull’attivazione delle politiche di salute e benessere messe in atto da Regione Liguria e Comune di Genova.
“L’Unione Europea – spiega Enrico Cimaschi coordinatore di Aces Italia per il nord - ha infatti creato, intorno alle capitali europee dello sport, la possibilità di istituire e conseguentemente premiare city, town e community che si impegnano a promuovere lo sport come volano per il territorio per agire su tutti i 100mila comuni d’Europa. Da questo punto di vista la Liguria è all’avanguardia grazie al protocollo d’intesa siglato con l’assessorato regionale alla Salute proprio su questi temi. Questo ha portato la community dello sport nell’imperiese nel 2019 e la costa savonese nel 2020 e ora stiamo lavorando sul 2021 e 2022 per un cambio di mentalità epocale”.
“E’ una straordinaria opportunità per Genova e per la Liguria – dichiara la vicepresidente e assessore regionale alla salute Sonia Viale – per rafforzare i contenuti del protocollo siglato da Regione e Aces Europa e consolidare il legame tra sport, salute e benessere che rappresenta un valore aggiunto derivante anche dalla natura dei luoghi della nostra regione che, per tradizione, sono meta da tutta Europa per percorsi di cura e benessere, legati agli spazi aperti, al mare e alle montagne. Tutto questo viene offerto anche con la candidatura di Genova dove particolare attenzione, vista anche la mia competenza, è data al tema dell’inclusione e del coinvolgimento del mondo della disabilità nelle attività sportive”.
“Genova è bella, ha impianti all’altezza e Istituzioni pronte – aggiunge l’assessore regionale allo Sport Ilaria Cavo -. Crediamo possa essere convincente per una commissione che dovrà valutare a chi assegnare l’ambito riconoscimento. Per questo siamo pronti ad affiancare il Comune di Genova nel sostegno a questa candidatura, sia dal punto di vista istituzionale che organizzativo. Gli impianti che mostreremo alla delegazione, insieme alle bellezze di Genova siamo certi potranno rappresentare un valore aggiunto. In tre anni Regione Liguria ha investito circa 2,5 milioni di euro tra risorse per impiantistica, per le associazioni sportive dilettantistiche, per il fondo rotativo di finanziamento per le società sportive e per il rifacimento dei campi calcio, attualmente in corso. Inoltre la Liguria e Genova hanno dimostrato di saper ospitare e gestire grandi eventi sportivi tra cui, solo per citarne alcuni, i Giochi europei paralimpici under 21, gli europei di judo per non vedenti, i mondiali di bocce ad Alassio che si sono conclusi da pochi giorni, la Coppa Davis e la Fed Cup di tennis, il Giro dell’Appennino per quanto riguarda il ciclismo, la Final Eight e la Final Six di pallanuoto. Per questo crediamo di per essere molto convincenti e siamo pronti ad affrontare quest’ultima sfida”.
“Genova è giunta all'ultimo miglio per ottenere il titolo di Capitale Europea dello Sport nel 2023 - spiega Stefano Anzalone, consigliere delegato allo Sport del Comune di Genova – Acquisire il titolo di capitale europea dello sport porterebbe nuovi fondi in grado di rendere ancora più fruibile i nostri impianti, e far diventare Genova volano dell’economia turistico-sportiva. Inoltre la nostra città che vanta una profonda tradizione sportiva, basti pensare alla vela, al canottaggio, al savate e alla presenza della prima società calcistica d’Italia, il Genoa Football e Cricket Club, diventerebbe centro di riferimento per l’Europa delle tematiche sportive”.
Quest’anno sarà la città di Budapest, la Capitale europea dello Sport, a cui seguirà nel 2020 Malaga in Spagna, nel 2021 Lisbona in Portogallo e nel 2022 l’Aja in Olanda. La comunicazione del vincitore è fissata il 4 novembre al Foro Italico a Roma e il 10 dicembre è prevista la premiazione ufficiale.