Gira il mondo, si esibisce nei teatri più prestigiosi del pianeta, condivide il palco con i grandi della lirica, ma non dimentica mai la sua Ospedaletti. E così, come ormai accade da tre anni consecutivi, la giovane soprano Elisa Balbo in estate torna ad esibirsi a casa.
Mercoledì sera, alle 21.30, all’Auditorium Comunale andrà in scena “Là ci darem la mano” con Elisa Balbo, Luca Micheletti e Davide Cavalli. Elisa Balbo è reduce dal festival Rossiniano in Germania, ha appena finito di cantare il Tancredi con un grande successo nonostante una parte impervia e, in autunno, sarà di nuovo al Ravenna Festival come Michela della Carmen oltre alla partecipazione a “Opera on ice” al Foro Italico di Roma il 4 e 5 ottobre per poi essere trasmesso su Canale 5 sotto Natale, appuntamento classico.
“Ormai è il terzo anno che partecipo all’organizzazione del concerto estivo all’auditorium portando artisti di fama internazionale che si esibiscono sui migliori palcoscenici del mondo - ci racconta Elisa Balbo - quest’anno portiamo un programma per soprano e baritono, personaggi con relazioni molto complesse. Solo duetti, dal classico all’amore alle passioni al conflitto alla gelosia fino al disprezzo”.
“Per me tornare è sempre una festa - aggiunge - Ospedaletti è casa, ci tornerei ogni volta che posso e il fatto che mi invitino e abbiano voglia di sentirmi mi riempie di orgoglio, un motivo di vanto. Sento l’affetto delle persone”.
Dopo la parentesi ospedalettese, cosa c’è nel futuro di Elisa Balbo? “Ho in programma un progetto discografico con Josè Cura, uno dei più grandi tenori viventi, che registreremo a Budapest con l’Orchestra Nazionale Ungherese”.
Mercoledì sarà dato ampio spazino alle più belle pagine operistiche scritte per soprano e baritono, un susseguirsi di duetti che attraversano la storia della musica da Mozart a Leoncavallo, passando per Donizetti e ovviamente Verdi. Non solo sarà l’occasione di ascoltare alcuni tra i più bei duetti per soprano e baritono, ma anche per fare un viaggio attraverso le complicate e diverse relazioni drammaturgiche che caratterizzano le due voci.