Tante (forse troppe) parole si sono sprecate nelle scorse settimane sulla vicenda ‘Pascoli’. La scuola che ha visto passare generazioni di sanremesi è stata dichiarata inagibile per una questione di carichi, motivo per il quale gli alunni saranno spostati al Mercato dei Fiori (le superiori) e nei prefabbricati sul lungomare del Sud Est (le medie). E, ovviamente, le polemiche sono servite. Qualcuno ha anche sostenuto che il Comune sapesse fin da prima di giugno, circostanza decisamente smentita dai fatti e dalle carte.
Si sa che la ‘Pascoli’, come altri plessi cittadini, da anni versa in condizioni non ottimali, ma c’è mai stato un concreto rischio crollo? Alla domanda ha risposto questo pomeriggio l’ingegnere del Comune di Sanremo Danilo Burastero a margine della conferenza stampa indetta per annunciare la decisione sul futuro degli oltre 600 alunni.
Negli standard di legge si prevede che ogni alunni, nella statistica, occupi uno spazio di due metri quadrati e che abbia un peso medio di 60 chili (30 al metro quadrato). Motivo per il quale il pavimento, secondo la norma, deve resistere a un carico di 300 chili al metro quadro, dieci volte la media di uno studente per metro quadro. La ‘Pascoli’ non raggiungeva quello standard, il che di certo non vuol dire che ci fosse un rischio di crollo ma, ovviamente, la cosa ha portato alla dichiarazione di inabilità per una questione di carichi.
E ora che ne sarà dello stabile? È utilizzabile per qualche altro scopo? Potrebbe anche essere recuperabile ma servirebbe un intervento di ristrutturazione del costo di 5 o 6 milioni di euro. Anche se dal Comune non commentano la circostanza, sembra non ci sia l’intenzione di investire una cifra simile per recuperare uno stabile in quelle condizioni. In poche parole andrebbe svuotato e ricostruito all’interno. Più probabile che in futuro la ex ‘Pascoli’ possa essere demolita per lasciare spazio a qualcosa di nuovo.
“Grazie all'aggiudicazione della gara 2018 abbiamo avuto il finanziamento per procedere ai controlli antisismici sulle scuole e abbiamo deciso di partire proprio dalla ‘Pascoli’ - ha dichiarato Danilo Burastero in conferenza stampa - abbiamo fatto di tutto per salvarla, ma alla fine i tecnici non ci hanno dato altra soluzione se non chiuderla. Teniamo a precisare che la 'Pascoli' non è mai stata a rischio crollo, semplicemente non rispettava i carichi di legge previsti con i 300 chili ogni metro quadrato. Anche il Ministero in questi giorni ci ha detto che abbiamo intrapreso il percorso giusto, cosa che ci permetterà di essere in pole position per i finanziamenti per le nuove scuole”.
Il futuro vede all’orizzonte la costruzione di una nuova ‘Pascoli’ in via Nino Bixio. Proprio grazie al lavoro intrapreso dal Comune con l’addio al vecchio plesso, il Ministero sembra possibilista sulle possibilità di concessione dei fondi necessari per la nuova scuola. Anche se doloroso, l’addio alla ‘Pascoli’ è stato il primo passo.