Domani sera a Borgo Foce di Imperia, nell'ambito della rassegna 'Due parole in riva al mare', Lorenzo Licalzi presenta ‘Le alternative dell’amore’ (ed. Rizzoli). Dialoga con l’autore il Gruppo di Letture Frammenti. Un grande romanzo sui sentimenti in cui giallo, amore e mistero si intrecciano.“In Licalzi ritrovo un po' Nick Hornby e un po' Stefano Benni. Maurizio Crozza”.
Il suo ultimo romanzo, L'ultima settimana di settembre, ha venduto 10mila copie ed è stato finalista al Premio Bancarella.
Le alternative dell'amore, Rizzoli.
Un romanzo che parla d'amore e guerra, ambientato nella bellissima terra francese del buon vino: la Borgogna.Due storie s'intrecciano a settant'anni di distanza. C'è Tristan Dubois, giovane scrittore di Parigi che giunge in un paesino della Côte d'Or scappando da una delusione d'amore e cercando l'ispirazione per il secondo romanzo; e c'è Wilfred Baumann, ex ufficiale nazista che fa ritorno in Borgogna dopo molti anni, comprando la grande villa che fu un tempo la base del suo plotone. Baumann non piace alla gente del posto: c'è chi vocifera di crimini orrendi da lui compiuti, come la fucilazione di dieci civili o l'istigazione al suicidio di una giovane cameriera della villa. L'unico a provare una grandissima curiosità nei confronti dell'ex ufficiale è naturalmente proprio Dubois, che si lancia in frenetiche ricerche sul suo passato. L'incontro fra i due uomini mostrerà tuttavia che le cose sono molto diverse da come sembra.Lorenzo Licalzi scrive un romanzo intrigante, con sfumature di giallo: "Le alternative dell'amore" sorprenderà il lettore con una trama potente e con la grande varietà di toni, che spaziano dall'ironia, alla passione, al disincanto.