“La buona volontà di far tornare Sanremo la ‘Capitale della musica’ è sbandierata, ma la rinnovata amministrazione Biancheri nella sostanza ‘perde i pezzi’, almeno quelli ‘musicali’ degli artisti di strada, come ha dimostrato il brutto episodio avvenuto ai danni di un musicista, che ha poi annunciato di non voler più tornare ad esibirsi nella Città dei Fiori per via di un regolamento troppo rigido”.
Interviene in questo modo il Movimento 5 Stelle di Sanremo, in relazione all’artista di strada cuneese che, domenica scorsa si è visto sottrarre la licenza (poi recuperata dalla Municipale) e che, ieri, attraverso il nostro giornale ha pubblicato una lettera aperta nella quale ha annunciato di non voler tornare, almeno per ora, nella città dei fiori. “L’Amministrazione – prosegue il M5S - aveva già ricevuto una batosta dal Tribunale Amministrativo Regionale nel 2018, che aveva dato ragione agli artisti di strada nei confronti del Comune di Sanremo, e aveva poi cercato tardivamente di porre rimedio modificando il ‘Regolamento per l’esercizio dell’Arte di strada” nei punti in cui il Tribunale si era pronunciato sfavorevolmente: sarebbe bastato ascoltare il gruppo consiliare Movimento 5 Stelle in fase di prima stesura dell’atto, che contestava proprio quei punti che il Tar giudicò negativamente “attesa l’immediatezza e la gravità del danno che deriva agli artisti di strada dall’applicazione delle norme’. Inoltre la FNAS (Federazione Nazionale Artisti di Strada) si era detta disponibile a collaborare con l’Amministrazione per una riscrittura dei punti critici, ma il Comune è andato dritto per la sua strada. Ricordiamo all’artista deluso dalla nostra città che dopo la sentenza del TAR è rimasto giustamente vietato soltanto l’uso di basi preregistrate, che potrebbero trarre in inganno l’uditore sulle effettive capacità dell’artista, mentre nulla osta all’amplificazione di voce e strumenti, salvo naturalmente il buon senso di non assordare il pubblico e i residenti”.
“Riteniamo che il regolamento – terminano i penta stellati matuziani - possa essere rivisto su alcuni punti, per migliorarlo: ad esempio la previsione del limite massimo di ciascuna esibizione canora, ora 30 minuti: è giusto tutelare la quiete pubblica dall’accattonaggio e dai rumori molesti, ma l’impegno del Movimento 5 Stelle Sanremo è a fianco degli artisti che hanno intenzione di esibirsi nella città dei fiori e della musica”.