Quasi 8 pesci su 10 che arrivano sulle nostre tavole sono stranieri, spesso ad insaputa degli stessi consumatori, soprattutto a causa della mancanza dell’obbligo dell’indicazione di origine sui piatti consumati al ristorante, che consente di spacciare per nostrani prodotti provenienti dall’estero: per avere sempre la certezza di acquistare pesce fresco, sano e genuino è bene rivolgersi ai pescatori liguri, che ogni giorno portano a terra i prodotti del nostro mare.
È quanto riporta Coldiretti Liguria in base ai dati del rapporto “Sos pesce italiano” elaborato da Coldiretti Impresapesca in occasione della giornata nazionale del pesce italiano, festeggiata a Genova presso il mercato ittico di Campagna Amica nella Darsena per l’occasione animato, grazie alla collaborazione dei pescatori locali, con le ricette della tradizione marinara locale a base di pesce di stagione quale triglie, palamite, sardine, sgombri e le immancabili acciughe. L’iniziativa è tesa a far conoscere caratteristiche, qualità del pescato locale ed aiutare a fare scelte di acquisto consapevoli di un prodotto che impatta in maniera estremamente positiva sulla nostra salute.
«Mangiare pesce soprattutto azzurro - afferma la Responsabile di Coldiretti Impresa Pesca, Daniela Borriello – fa bene alla nostra salute, dal momento che contiene importanti caratteristiche nutrizionali che proteggono il cuore, sostengono il metabolismo e combattono l’invecchiamento, al punto che molte raccomandazioni internazionali e nazionali ne consigliano il consumo almeno 2 volte a settimana. Per essere sicuri del prodotto acquistato si ribadisce l’importanza di scegliere sempre pesce locale, a miglio zero, venduto direttamente dai pescatori verificando, anche sul bancone, l’etichetta, che per legge deve prevedere la zona di pesca. Quando questo non è possibile per difendere, la nostra salute, è comunque assolutamente necessario assicurarsi che il pesce sia fresco controllando alcune caratteristiche. Ad esempio che la carne abbia una consistenza soda ed elastica, che le branchie abbiano un colore rosso o rosato e siano umide e gli occhi non siano secchi o opachi, mentre l’odore non deve essere forte e sgradevole. Per molluschi e mitili, è essenziale che il guscio sia chiuso, mentre per i gamberi serve verificare che non abbiano la testa annerita. Meglio, infine, non scegliere i pesci già mutilati della testa e delle pinne».
«Il nostro settore ittico – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa - troppo spesso subisce la concorrenza sul mercato di pesce importato che non garantisce livelli di sicurezza paragonabili a quello nazionale. Per non cadere in inganni pericolosi per nostra salute e quella delle nostre famiglie è indispensabile garantire la trasparenza dell’informazione ai consumatori dal mare alla tavola estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine anche ai menù dei ristoranti con una vera e propria ‘carta del pesce’».