“Sto pensando che sono passati ben 29 anni da quando sono entrata a far parte dell'amministrazione di Ceriana e per ben 4 volte ho avuto l'onore di fare il Sindaco. Onore che mi hanno dato i cittadini di Ceriana”.
Interviene in questo modo Bruna Rebaudo, ancora per pochi giorni Sindaco di Ceriana, piccolo centro della Valle Armea, nell’entroterra di Sanremo. Bruna Rebaudo è il primo cittadino per quasi 30 anni ha fatto parte dell’Amministrazione comunale e, per 4 mandati l’ha guidata, non senza difficoltà.
Da qualche anno a questa parte piogge e frane l’anno lasciata tranquilla, ma ci sono stati momenti davvero difficili per lei, quando quasi 20 anni fa dovette evacuare decine di residenti, per il rischio di una frana che tiene sotto scacco un’intera zona del paese ancora adesso, se le precipitazioni superano i 150 millimetri. Sotto la sua guida, nello stesso periodo, Ceriana ha dovuto contare anche le vittime della frana, come quel drammatico 24 novembre del 2000, quando una serie di tremendi acquazzoni, provocarono quella che aveva investito l’abitazione del dott. Lino Evangelista, Presidente del Coro della Valle, e la moglie Marisa. Ma qualche anno dopo si sono vissute situazioni simili, con una costruzione spazzata via dalla furia del maltempo.
“Onori e oneri che ho cercato di svolgere nel miglior modo possibile – prosegue il Sindaco – con l'aiuto di molte persone che mi hanno affiancata in questi molti anni. Voglio ringraziare tutti e in primis i cittadini, i dipendenti, i consiglieri di maggioranza e opposizione. Ho fatto del mio meglio per rendere Ceriana più bella, più sicura e più pulita. Non tutto sono riuscita a fare malgrado i miei propositi”.
Bruna Rebaudo ha dovuto fare i conti, come tutti, con bilanci comunali che sono l'ostacolo più grande: “Ora lascio il comune in mano a persone più giovani con idee nuove e con tanta voglia di fare”. Lancia poi un appello, l’ultimo da Sindaco alla ‘sua’ Ceriana: “Domenica andate tutti a votare perché se non si raggiunge il 50% +1 rischiamo il commissario e allora non si farebbe che la normale amministrazione. Grazie a tutti per avermi sostenuto e aiutato. Un abbraccio grande”.