Politica - 08 maggio 2019, 07:11

Oggi a Genova i comuni dell'estremo ponente a colloquio con Toti per l'acquisto della pista ciclopedonale

Un momento storico importante per il futuro dell'area che riveste una valenza turistica fondamentale per i prossimi anni. Sul piatto 2 milioni di euro e la gestione di Amaie Energia.

Oggi a Genova i comuni dell'estremo ponente a colloquio con Toti per l'acquisto della pista ciclopedonale

Gli 8 comuni che insistono sulla pista ciclopedonale del Ponente ligure potrebbero, da oggi pomeriggio, diventarne i proprietari. Non proprio oggi ma il primo passo che è previsto nel pomeriggio in Regione a Genova, è fondamentale perché questo avvenga.

Si tratta di un passaggio importante, l’incontro tra Sindaci ed incaricati con il Presidente della Regione, Giovanni Toti, fissato nella sede dell’ente ligure, alle 17. Di fronte al Governatore si presenteranno i comuni di: Ospedaletti, Sanremo, Taggia, Riva Ligure, Santo Stefano al Mare, Cipressa, Costarainera e San Lorenzo al Mare che proporranno la formale richiesta di acquisire la pista ciclopedonale, attraverso la gestione di Amaie Energia, che si occuperebbe anche della gestione e della manutenzione della stessa. Costo dell'operazione 2 milioni di euro con l'inserimento anche di Banca Carige.

Un momento sicuramente cruciale, quello odierno, che dovrà concretizzarsi entro la fine del mese, per poter dare il via al nuovo corso della pista, uno dei luoghi su cui gli 8 comuni puntano molto in chiave turistica. La ciclopedonale del ponente è da considerarsi da sempre quasi una ‘incompiuta’, non tanto perché ci siano delle opere ancora da terminare, quanto per le sue vicissitudini ed i problemi che ha evidenziato fin dalla sua comparsa.

Luogo simbolo della nascita del turismo alla fine dell’800, quando venne costruita quella ferrovia che portò i primi vacanzieri sulla costa, era diventata obsoleta alla fine del ‘900, quando venne deciso per lo spostamento ‘a monte’. Le aree videro al tempo una disputa sul loro utilizzo, tra strada a largo scorrimento, passaggio di mezzi pubblici o, appunto, quella soluzione finale a cui si è arrivati, di pista ciclopedonale.

Ora, con la riunione di questo pomeriggio, si potrebbe andare verso una seconda vita della pista ed i comuni hanno già in mente una serie di idee per poterla ravvivare e farla diventare il centro delle attenzioni turistiche della zona, senza dimenticare il suo possibile allungamento, sia verso Bordighera che verso Imperia ed il dianese.

Carlo Alessi

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