Spesso si parla (talvolta a sproposito) di un’Europa matrigna che mette paletti e limita le azioni di governo dei singoli Stati. Raramente, invece, si fa cenno a quanto si può realizzare e finanziare grazie ai fondi che l’Unione Europea mette a disposizione delle amministrazioni più virtuose e capaci con l’intermediazione della Regione Liguria.
Quanto valgono i fondi europei? A Sanremo siamo attorno ai 20 milioni di euro in 5 anni. Tutto è partito nel 2013 con l’ambizioso progetto ‘Pigna-Mare’ da 11 milioni di euro (partito ai tempi dell'amministrazione Borea) che ha dato un nuovo volto al centro di Sanremo: via Matteotti pedonale, il nuovo corso Mombello e pian di Nave. Poi il Museo del Fiore e Santa Tecla per un totale di 4 milioni. Erano i fondi per il periodo 2013-2017.
Poi la nuova tranche 2014-2020. Sono cambiati gli obiettivi e Sanremo è stata inserita nell’asse ‘6 città’ come fosse capoluogo di provincia. Ad oggi l’importo complessivo è di 7 milioni di euro e ne sono stati finanziati al momento 4,8 per: efficientemente energetico, digitalizzazione dell’amministrazione pubblica e illuminazione.
Come saranno spesi i rimanenti 2,2 milioni? Entro il 2020 si investirà per completare la nuova illuminazione pubblica e la mobilità sostenibile.
Da non dimenticare anche i molti interventi di ristrutturazione delle scuole finanziati con i fondi B.E.I., la Banca Europea per gli Investimenti.
Il tutto è stato possibile grazie a un’organizzazione interna dedicata specificatamente ai fondi europei e al loro impiego. “Adesso abbiamo strutturato un ufficio apposito per la gestione e per la ricerca dei fondi” commenta l’assessore alle Attività Produttive Barbara Biale.