“La vicenda della privatizzazione dei nidi comunali vuole essere trattata dal Pd evitando inutili strumentalizzazioni e polemiche ma analizzando gli aspetti concreti della problematica. Abbiamo ritenuto di prendere posizione dopo avere valutato le considerazioni economiche legate allo svolgimento del servizio, le motivazioni del personale coinvolto e soprattutto, quelle delle famiglie richiedenti”.
Interviene in questo modo la segreteria cittadina del Pd, in relazione alla decisione di privatizzare i nidi comunali ad Imperia. “Le economie realizzate dalla riorganizzazione proposta – prosegue il Pd - possono essere considerate non irrilevanti stante anche la situazione finanziaria del Comune di Imperia ma il predissesto non deve essere il pretesto per tagli orizzontali ed indiscriminati. Occorre stigmatizzare anche che con tale comportamento l’amministrazione comunale abdica a un ruolo di governance che trova fondamento nelle leggi vigenti in materia oltre che a rinunciare alle indubbie professionalità formatesi all’interno dell’Ente. E’ stimato anche che, a seguito di pensionamenti che sopraggiungeranno nei prossimi due anni, il personale comunale potrebbe non essere più in grado di garantire il servizio sui due punti nido attuali. Tutto questo però non può convertirsi automaticamente in un selvaggia privatizzazione dove le famiglie finiscono per essere, in quanto anello debole della catena, i soggetti su cui ricadono le conseguenze finanziarie più significative”.
“L’amministrazione Scajola – termina il Pd - ammesso e non concesso che proceda nei modi enunciati, deve garantire alle famiglie gli stessi costi da queste sostenute in precedenza. La riorganizzazione non può ricadere sulle fasce più deboli, fasce verso le quali il nostro partito presta le maggiori attenzioni. Sarebbe veramente singolare che gli ingenti sbandierati risparmi fossero interamente incamerati dal Comune a discapito di famiglie in difficoltà. La nostra proposta quindi è che si trovi una soluzione mediana che affianchi al risparmio un sistema di contribuzione a favore delle famiglie che non ne modifichi sensibilmente il costo a oggi sostenuto. In caso contrario sarebbe la dimostrazione che l’amministrazione Scajola sta procedendo in un’ottica ragioneristico-finanziaria che ben poco ha in comune con i bisogni dei cittadini”.