Attualità - 03 novembre 2018, 13:17

Promoter sarda querela la Commissione 2017 di 'Area Sanremo': "I vincitori sono stati palesemente avvantaggiati" (Video)

Ma si scaglia anche contro 'Area Sanremo Tour' e gli organizzatori, chiedendo un maggiore controllo alla Fondazione Sinfonica ed al Comune.

Promoter sarda querela la Commissione 2017 di 'Area Sanremo': "I vincitori sono stati palesemente avvantaggiati" (Video)

Mentre per l’appuntamento di quest’anno è imminente la finale, dopo la quale cui 6 vincitori approderanno a ‘Sanremo Giovani’, Area Sanremo finisce a carte bollate ed è anche prevista una appendice in tribunale.

Graziella Marchi, organizzatrice per 10 anni dell’allora ‘Accademia della Canzone’, tra il ’96 ed il 2003, ha presentato un esposto in Procura (poi inviato per conoscenza anche al Sindaco ed alla Rai) contro la Commissione che, lo scorso anno, ha giudicato i finalisti di ‘Area Sanremo’ (il Presidente Massimo Cotto, Stefano Senardi, Antonio Vandoni, la cantante Amara, Maurizio Caridi, Franco Zanetti ed il sanremese Maurilio Giordana). La Marchi sostiene infatti che, gli 8 vincitori del concorso dello scorso anno sarebbero stati avvantaggiati rispetto ad altri, soprattutto quelli che lei aveva portato dalla Sardegna, dopo il passaggio dalla finale regionale. Addirittura ha sostenuto che alcuni cantanti sarebbero stati aiutati dal 'service audio'.

“Premetto che non ho nulla contro il Comune – ha detto - proprietario del marchio, e contro il concorso che considero un’opportunità italiana. Nel 2003 ‘Area Sanremo’ doveva essere il primo vero ‘talent’ televisivo e, poi, con quanto è successo, tutto è decaduto”. L’esposto è stato inviato il 15 dicembre scorso, 6 ore prima della messa in onda di ‘Sarà Sanremo’: “Secondo me perché c’era un conflitto di interessi tra la Commissione che ha seguito la finale nazionale e gli 8 vincitori. Ho anche fatto una richiesta di accesso agli atti, per avere i verbali della finale nazionale, ma non mi è stato consentito perché sarebbe servita una richiesta scritta che ho fatto ma, incredibilmente, il Presidente Caridi mi ha risposto che doveva essere fatta personalmente (cosa già fatta). Nella querela ho anche evidenziato che il contenuto dei verbali delle finali è nascosto e non è pubblico”.

Graziella Marchi sostiene, tra l’altro, che negli 8 vincitori, 3 sono arrivati all’ultimo atto di ‘Area Sanremo’ già tre volte e, altri 2 per due volte: “Inoltre – sostiene la Marchi - un componente della commissione della finale nazionale è legato ad uno dei finalisti ed un altro è prodotto da uno degli sponsor”. La promoter sarda, che oggi ha convocato i media all’hotel Europa, si scaglia anche contro la decisione di ‘Area Sanremo’, di evitare che i ragazzi partecipanti siano legati ad una casa discografica, prima di approdare a ‘Sanremo Giovani’: “Fino all’anno scorso i partecipanti non potevano essere legati ad una casa, se non dopo la vittoria di ‘Area Sanremo’. Quest’anno invece era possibile e, stranamente, gli 8 vincitori, erano tutti legati ad un’unica etichetta, arrivando dai ‘talent’, in particolare da ‘The Voice’. Una strana coincidenza”.

Secondo Graziella Marchi è mancato un controllo supremo: “Chi doveva vegliare? La Fondazione! E’ invece il presidente della Sinfonica era in giuria. Al concorso manca una commissione di controllo che una volta c’era e quindi chi è in Commissione fa quello che vuole”. Secondo la Marchi, inoltre, c’è anche il caso di Martina Attili, ora ad ‘X Factor’, che non avrebbe avuto l’età (15-35 anni) per partecipare all’edizione dell’anno scorso.

Graziella Marchi ne ha anche per ‘Area Sanremo Tour’: “A gennaio 2017 sono stata contattata, firmando un contratto di esclusiva per la quale ho pagato 10mila euro per le selezioni. Avrei dovuto pagarne e 5mila per la finale regionale, ma mi sono opposta perché la finale era a porte chiuse e ci hanno anche obbligato ad ospitare una parte della commissione nazionale (4.000 euro). Secondo ‘Antheros’ avrei dovuto organizzare una serata di gala ma, in Sardegna era impossibile. Ho fatto autonomamente della pubblicità a livello regionale mentre a livello nazionale non è stata fatta dagli organizzatori. Questo per poter portare più ragazzi possibile, senza dimenticare che l’iscrizione alle selezioni era gratuita, mentre i ragazzi pagavano quella per la finale regionale, tra 150 e 200 euro. Un’altra quota veniva pagata per le semifinali nazionali (175/200 euro). Poi, quest’anno, ci siamo trovati con l’iscrizione gratuita. Ho chiesto anche la verifica per sapere se Antheros ha un contratto con la Sinfonica e paga una quota. La Sinfonica sa se ‘Antheros’ ha chiesto soldi agli esclusivisti? Il Comune questo lo sa? Probabilmente il Sindaco e l’Amministrazione no! Io vorrei sapere se ‘Antheros’ aveva o meno un contratto con la Fondazione, perché ho saputo che, alcune regioni hanno pagato meno di quanto abbiamo sborsato in Sardegna e Sicilia”.

E dopo ‘Area Sanremo Tour’ la promoter si scaglia anche contro la Rai, che avendo cambiato il regolamento in corsa, di fatto ha tolto i due partecipanti ‘sicuri’ del concorso, al Festival di Febbraio: “E’ vero, in 6 avranno un passaggio in prima serata a dicembre, ma il Festival è il Festival. E la Fondazione, istituto statale a partecipazione pubblica, avrebbe dovuto avere un controllo sulla scelta dei giovani andati al Festival”.

Graziella Marchi è seguite dall’avvocato sanremese Patrone.

Carlo Alessi

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