Attualità - 06 ottobre 2018, 19:17

Anche da Ventimiglia alla manifestazione in difesa della linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza (Foto)

Oggi davanti alla stazione di Nizza, proprio in occasione dei 39 anni dalla riapertura della linea, il 6 ottobre del 1979.

Anche da Ventimiglia alla manifestazione in difesa della linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza (Foto)

Manifestazione a Nizza, oggi, per dire no alla chiusura annunciata dalle ferrovie francesi di chiudere cinque stazioni lungo il tragitto della linea ferroviaria Cuneo-Nizza. Sottoutilizzate, le biglietterie saranno solo automatiche.

Per i francesi che utilizzano la linea è un ennesimo segnale di disinteresse e un ennesimo passo verso la dismissione della linea. Chiuderanno le stazioni di Tende, Sospel, La Trinité, Garavan, Carnoles et Villefranche/mer. La decisione di SNCF viene giudicata inaccettabile.

Alla manifestazione erano presenti anche alcuni rappresentanti del Comitato in difesa delle ferrovie locali, arrivati da Cuneo per manifestare con i cugini d'Oltralpe. La data del 6 ottobre non è casuale, come ricorda l'associazione Giuseppe Biancheri di Ventimiglia: oggi la linea ferroviaria compie infatti 39 anni dalla data di riapertura, avvenuta il 6 ottobre del 1979 con grandi festeggiamenti. Dopo i gravissimi danni subiti dall'infrastruttura durante la seconda guerra mondiale, solo nel 1976 iniziò il riarmo della linea, grazie ad un accordo internazionale tra l'Italia e la Francia, e nel 1979, il 6 ottobre, si inaugurò la definitiva riapertura. 

"Questa linea internazionale - evidenzia Scibilia presidente AGB - strategica per il collegamento tra il Mediterraneo e le Alpi, è un elemento determinante del paesaggio, una vera connessione tra la Riviera, la Val Roya, la Valle delle Meraviglie e la Val Vermeragna. Uno degli elementi determinanti per la candidatura di questi come Patrimonio dell'Unesco. Oggi però, malgrado che ci sia in tanti la consapevolezza dell'importanza strategica in termini economici e sociali, la linea ferroviaria non funziona, non è utile ed è ancora a forte rischio".   

Ricordiamo che la linea è stata interessata da importanti lavori di messa in sicurezza, durati da settembre 2017 a luglio 2018, con il viaggio inaugurale dello scorso 13 luglio. Sono stati interessati 47 chilometri di binari, hanno lavorato 250 operai per un costo di 29milioni di euro finanziati dal Governo Italiano. 

La Regione Piemonte, in particolare l'assessore competente Francesco Balocco, negli anni si è sempre speso molto per il salvataggio della linea, ritenuta fondamentale e strategica anche in chiave turistica. Da tempo si chiede il rinnovo della convenzione tra i due Paesi, Francia e Italia, ferma al 1970, così come da tempo si chiede l'aumento delle corse, al momento ferme a due coppie di convogli al giorno. I lavori, tra l'altro, non hanno consentito di aumentare la velocità, che attualmente è di 40 km/orari, proprio nella tratta francese, con tempi di percorrenza che rendono la linea decisamente poco competitiva.

Adesso la chiusura di 5 stazioni. E la protesta di tanti cittadini che, da anni, combattono per una delle linee ferroviarie più belle del mondo.

Barbara Simonelli

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