Sanremo: sarebbe un problema burocratico a bloccare gli stipendi della 'New Generation', forse c'è uno spiraglio

Potrebbe rientrare lo stato di agitazione lo sciopero ad oltranza, proclamato da venerdì prossimo, per i dipendenti della ‘New Generation’, l’azienda che gestisce il servizio di ristorazione e bar al Casinò di Sanremo.

Una querelle iniziata lunedì, al termine dell’assemblea dei dipendenti con i sindacati di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Snalc, che ha portato alla decisione di indire uno sciopero ad oltranza, a causa del mancato pagamento degli stipendi di luglio ed agosto, ma anche del versamento del Tfr e dei conguagli Irper per alcuni. Ieri si è svolta una riunione tra la ‘New Generation’ ed il Cda del Casinò che sembrava non aver portato importanti novità ma, questa mattina, nel corso dell’incontro tra la stessa azienda che gestisce la ristorazione ed i sindacati, qualche spiraglio sarebbe emerso.

La ‘New Generation’, infatti, ha affermato ai sindacati che, il mancato pagamento degli emolumenti, è dovuto al blocco dei conti dell’azienda per la dimenticanza di un pagamento all’Agenzia delle Entrate. Un versamento che è già stato eseguito e che però prevede un iter burocratico di qualche giorno, prima dello sblocco dei conti. L’azienda ha quindi assicurato i sindacati che, entro l’11 o 12 di settembre tutti gli stipendi ed i versamenti previsti verranno fatti regolarmente.

Domani sono previsti altri due incontri, uno tra sindacati e Cda del Casinò ed uno con i dipendenti. Al termine dell’assemblea potrebbe (ma il condizionale è d’obbligo) arrivare un dietro-front sullo sciopero, con i dipendenti che potrebbero dare fiducia all’azienda. In questo modo sarebbero salvi tutti i servizi di ristorazione della casa da gioco matuziana per il fine settimana, in particolare il previsto ‘Galà’ del Roof Garden con Noemi.

Non è da escludere che, a breve, i sindacati chiedano al Cda della Casinò Spa un diverso accordo con la ‘New Generation’, ovvero che sia la società di gestione della casa da gioco a pagare gli stipendi dei dipendenti della ristorazione e non l’azienda che la gestisce. Almeno fino alla fine dell’attuale appalto, visto che per novembre è prevista l’emanazione di un nuovo bando.