Attualità - 26 agosto 2018, 08:34

Ma che Cipolla d’Egitto: terminata la fase preliminare del contest nazionale dedicato alla Cipolla Egiziana.

Le ricette dei 42 partecipanti sono ora al vaglio della commissione che selezionerà entro il 30 agosto i 3 finalisti. La finale si svolgerà sabato 8 settembre al Villaggio dei Fiori di Sanremo

Ma che Cipolla d’Egitto: terminata la fase preliminare del contest nazionale dedicato alla Cipolla Egiziana.

“Cipolla? meglio se Egiziana!” è il contest dedicato a questo antico bulbo del Ponente Ligure, simbolo di biodiversità in agricoltura e in cucina. Con 42 iscrizioni è terminata la prima fase del concorso promosso da AIFB e  Raffaella Fenoglio del blog "Tre Civette sul Comò", in collaborazione con ZEM edizioni e Marco Damele, autore del libro "La Cipolla Egiziana” e che fa parte del gruppo di agricoltori che stanno facendo conoscere questo antico bulbo sui mercati liguri e non solo.

L’evento è riservato ai food blogger che entro la data del 20 agosto hanno pubblicato sul proprio blog un  ricetta, completa degli ingredienti e del procedimento di preparazione del piatto. A tutti i concorrenti è stata inviata una copia del libro "La Cipolla egiziana" ed una campionatura del prodotto egiziana che è stata utilizzata per preparare il piatto.

La ricetta doveva essere inedita ed a base di cipolla egiziana ed a scelta tra antipasti, primi, secondi piatti e dessert.  Le ricette saranno ora valutate da una commissione composta da chef, giornalisti enogastronomici e secondo i seguenti parametri: presentazione; gradimento; economicità degli ingredienti; difficoltà di esecuzione e salubrità. La commissione selezionerà i 3 semifinalisti, che saranno invitati a partecipare alla finale, che si terrà sabato 8 settembre p.v. presso il Villaggio dei Fiori di Sanremo. I primi 3 classificati durante la prova finale dovranno replicare la loro ricetta migliore davanti ad una giuria, che proclamerà il vincitore del contest.

La Cipolla Egiziana è ricca di vitamine e carotene, dissetante, nutriente, gustosa e digeribile. Di egiziano ha solo il nome, ma da oltre 500 anni è ligure, un territorio dove è stata reintrodotta in particolare nell’estremo ponente ligure grazie alla tenacia e passione di decine di agricoltori. È un raro e antico ortaggio con caratteristiche importanti per la facilità di coltivazione e l’adattabilità alle condizioni climatiche più disagiate, ma soprattutto per il suo utilizzo in cucina. Ed è l’ambito alimentare il perimetro di svolgimento del contest, che prevede l’utilizzo di questo bulbo diventato oggi oggetto di apprezzamento e di attenzione anche da parte di numerosi chef stellati e non. Conoscere il cibo è rispetto e amore verso l’ambiente, è rimarcare l’importanza della terra e la salvaguardia della diversità biologica; una biodiversità che non è altro che preservare il futuro del nostro pianeta. Il territorio in cui viviamo, un bene da conservare con cura, è un bene primario che solo attraverso la conoscenza riusciremo a proteggerlo concretamente. Perché allora non iniziare proprio dall’alimentazione utilizzando nelle nostre ricette la cipolla egiziana ligure?

 

 

Redazione

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