Anche il Comune di Triora, con il suo antichissimo borgo medievale, ha aderito all’iniziativa “Liguria sopra le righe”, predisponendo percorsi d’arte, bambini e curiosità. Tutti i tracciati hanno inizio nei pressi dello storico museo etnografico e della stregoneria e immettono nel cuore dell’abitato. A segnalarli ai curiosi sono adesivi tondi di color rosso, giallo e blu.
Seguendo il percorso d’arte si ammireranno l’antico forno, lo slargo Tamagni, la cisterna centrale, la fontana sottana, il palazzo Borelli, la “grotta di Lourdes”, i portali in ardesia, la collegiata e l’oratorio di San Giovanni. Il tracciato dei bambini raggiunge quattro piazze: quella del mercato, Tommaso Reggio, la terrazza della Cabotina e quella del castello. I punti portano il nome di quattro streghe processate nel corso della caccia alle streghe: Battistina, Isotta, Franchetta e Luchina. Le curiosità, di tipo essenzialmente storico, riguardano il castello, la chiesa di Santa Caterina, la fontana soprana, la Cabotina, San Dalmazzo, il nuovissimo museo etnostorico ed il palazzo Stella. L’iniziativa, finanziata dalla Regione Liguria, è pubblicizzata sul sito “lamialiguria.it/triora”.
Per completare degnamente le informazioni sui vari luoghi l’Associazione Turistica Pro Triora, a proprie spese, ha predisposto e curato l’affissione, con il concorso del Comune, di numerosi cartelloni esplicativi. Si apprenderanno notizie poco note, curiosità, leggende ed antiche tradizioni. Si ridarà, pur se virtualmente, vita al paese antico, oggi pressoché abbandonato. Sarà un invito a meditare sulla stranezza della vita e sulla sua fugacità. Altra iniziativa importante dell’Associazione Pro Triora è l’apertura delle due principali chiese del luogo, cioè la collegiata e l’oratorio di San Giovanni Battista, da domenica 5 a domenica 26 agosto (orario 10,30-12,30 e 14,30-17,30).
In occasione dei festeggiamenti di Strigòra gli edifici religiosi rimarranno chiusi. Sarà così possibile ai turisti vedere dal vivo le opere d’arte ivi custodite, in primis il “Battesimo di Cristo” di Taddeo di Bartolo, l’opera datata e firmata più antica della Liguria di Ponente. Inoltre il Cristo del Maragliano, le tavole della “Pietà” e di “San Giacomo”, il gruppo statuario della Madonna della Misericordia, l’altare ligneo di San Giovanni Battista, tanto per citarne alcuni. E’ anche possibile, e consigliabile, visitare la quattrocentesca chiesa di San Bernardino con i suoi bellissimi e spaventosi affreschi, con un gruppo di streghe ed eretici messi a bollire in un grosso pentolone. Tanto per non dimenticare che ci troviamo nel “paese delle bàgiue”.