Il 6 gennaio 1839 da Parigi fu annunciata al mondo la nascita di una “nuova arte” chiamata fotografia: in realtà si trattava del dagherrotipo. Dopo i primi anni in cui le fotocamere erano rudimentali, costose ed in possesso solo dei primi ardimentosi fotografi professionisti, verso la fine del 1800 le industrie misero a disposizione, di chi potesse permetterselo, attrezzature sempre più facili da usare, come si vede nelle due prime immagini, scattate da operatori dilettanti durante una gita a dorso di mulo tra gli uliveti delle colline di Sanremo.
La foto dalla Mostra di oggi fa parte di un lotto immagini scattate nei primi anni del 1900 da un appassionato dilettante appartenente alla Famiglia Margotti. Come recita la didascalia, si tratta di un fortunato caso, qui descritto con la dizione snob di “negatif retrouvé”. Infatti, scaturisce dal ritrovamento di una bustina per negativi della premiata ditta Cresto, alla quale era stato consegnato uno dei primi rullini in legno e metallo, formato 120, per essere sviluppato. Le negative, dimenticate dal cliente, sono emerse dopo oltre un secolo rivelando l’ormai diffuso utilizzo della fotocamera in sostituzione di pennelli e tavolozze per documentare gli ozi delle vacanze.
Ed è assai significativo, a questo titolo, che sia stato proprio un Granturiano a tutto tondo, Henry Fox Talbot, l’inventore riconosciuto, fra i tanti, del nuovo mezzo di comunicazione, a provocare questa mutazione. Infatti, mentre si sforzava delinearne, invano, gli splendidi panorami, con uno scatto d’ira, buttò nelle acque del Lago di Como l’album ed i pennelli disobbedienti che non gli consentivano di ritrarre adeguatamente lo splendido spettacolo.
Da allora, era appena iniziato il 1800, e per una ventina d’anni, lo scienziato inglese si dedicò impulsivamente a progettare strumenti e tecniche tali da permettere l’immediata captazione, la riproduzione e la conservazione di quanto l’occhio, la prima fotocamera stereo progettata dall’evoluzione in ognuno di noi, permette di ammirare. Battuto sul filo di lana nel gennaio del 1839 da Daguerre e Niepce, Talbot è considerato il vero padre del procedimento negativo-positivo; da allora, il Mondo, l’uomo, la sua percezione iconica non sono stati più gli stessi.
Programma di oggi: ingresso libero orario 17-23. Chiusura settimanale: il Lunedì
La Mostra proposta dal Club per l’Unesco di Sanremo “Sanremo e l’Europa: l’immagine della città tra Otto e Novecento” si svolge a Santa Tecla sul porto di Sanremo. La manifestazione resterà aperta sino al 9 settembre, e si avvale del Patrocinio del Polo Museale Ligure, del contributo del Comune di Sanremo, del prezioso aiuto degli Sponsor Banca di Caraglio, COOP Liguria, C.N.A. Imperia, UNOGAS e Impresa Marino Sanremo.