Sono stati presentati oggi, in Comune a Bordighera, i dati relativi alla raccolta differenziata dei rifiuti, che pone la città delle palme ai vertici regionali. Partita nel 2016 al 37% di differenziata, oggi è al 77,78%, ponendo Bordighera nelle 5 migliori città (per numero di abitanti) in tutta la Liguria.
“Il merito maggiore – ha detto il Sindaco Giacomo Pallanca – va ai cittadini, che stanno ponendo una grande attenzione nella differenziazione dei rifiuti. I dati che abbiamo in mano, tra l’altro, ci danno un dato in controtendenza, visto che solitamente quando si parte con il ‘porta a porta’ si viaggia inizialmente a livelli elevatissimi, che poi si assestano e calano. Noi invece abbiamo un continuo incremento della percentuale e, quindi, il ringraziamento va ai cittadini ed alla ditta che sta collaborando davvero bene, per la raccolta differenziata. Il nostro Comune ha già ampiamente superato il 65% e, questo consente un notevole risparmio nel rifiuti indifferenziato che consente di risparmiare 370mila euro, ovviamente ai cittadini di Bordighera”.
Sono stati raccolti, nell’ambito del servizio di gestione urbana sul territorio per il 2017, 6.616.971 Kg, composti da 5.146.571 kg di differenziata e 1.470.400 di non differenziata. Sono stati raggiunti livelli importanti delle singole materie raccolte: la carta è all’87,95% (l’obiettivo era il 45%), il legno all’89,87% (obiettivo 45%), il metallo al 76,95% (obiettivo 45%), frazione organica 90,57% (obiettivo 45%), plastica 68,69% (obiettivo 45%) e vetro 95,66% (obiettivo 45%)
C’è un nuovo sistema per il calcolo sulle quote della differenziata. Si tratta di ‘Orso’ dell’Arpal, messo a punto da poco e che consente di avere dati precisi sulla differenziata, per tutti i materiali: “La certificazione del dato ci consente di avere dati certi e non aleatori” ha terminato il Sindaco Pallanca.
Un dato molto importante sulla differenziata bordigotta è l’utilizzo di sacchi per l’organico denominati ‘Nature word’, che si differenziano dagli altri perché sono di bio plastica, ovvero plastica riciclata e che, tra l’altro, vengono prodotti all’Aquila da un’azienda rinata dopo il terremoto, su un progetto americano.