Politica - 06 aprile 2018, 16:09

Agricoltura: approvate modifiche al piano faunistico venatorio della provincia di Imperia, Assessore Mai: “Accolte istanze delle imprese agricole e del territorio”

“Abbiamo accolto – ha detto l’assessore Mai – le richieste dei due Comuni di consentire il prelievo venatorio per contenere, vicino alla costa, la presenza di cinghiali e quindi per salvaguardare le produzioni agricole”.

Agricoltura: approvate modifiche al piano faunistico venatorio della provincia di Imperia, Assessore Mai: “Accolte istanze delle imprese agricole e del territorio”

Approvate oggi dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura e alla Caccia Stefano Mai, alcune modifiche ai piani faunistico-venatori della provincia di Imperia.

“Abbiamo sanato una situazione frutto di errate scelte fatte in passato che stavano penalizzando le imprese agricole e creando seri disagi al territorio”, ha spiegato l’assessore Mai. La principale modifica consiste nella riduzione dell’oasi di protezione della Fascia costiera nei Comuni di Sanremo e Taggia. “Abbiamo accolto – ha detto l’assessore Mai – le richieste dei due Comuni di consentire il prelievo venatorio per contenere, vicino alla costa, la presenza di cinghiali e quindi per salvaguardare le produzioni agricole”.

Intanto sono stati approvati dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai, i criteri per la realizzazione dei corsi di formazione per il personale addetto al soccorso e al recupero della fauna selvatica omeoterma ferita o in difficoltà.

“Un fenomeno molto sentito – spiega l’assessore Mai – che conta una casistica molto frequente e che riguarda spesso caprioli, daini e cinghiali. I corsi consentiranno di formare nuovi volontari che possano svolgere le attività previste dalle Linee guida approvate nel 2016. L'obiettivo è la tutela del patrimonio faunistico ligure e nel contempo preservare la pubblica sicurezza”.

I corsi, articolati in sei moduli per un totale di 40 ore, comprendono: l'inquadramento legislativo sulla gestione e tutela della fauna selvatica, le regole di comportamento in presenza di animali selvatici feriti e spaventati, come recuperarli, come dare loro un primo soccorso, come gestire le situazioni di rischio e alcuni principi di riabilitazione e rilascio in libertà degli animali curati. Potranno svolgere i corsi: le associazioni senza scopo di lucro, iscritte negli appositi elenchi regionali, che abbiano come finalità la tutela e la salvaguardia della natura e della fauna; gli Ambiti territoriali di caccia e i Comprensori alpini.  

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