Attualità - 29 marzo 2018, 12:33

Liste d'attesta all'Asl 1 Imperiese: il Direttore Generale "Nel 2018 una soluzione definitiva" (Foto e Video)

"Scontiamo alcune criticità, sia in termine di personale che di presenza del privato accreditato, che non ci consente quella valvola di sfogo che invece c’è in altri territori. Penso che nel 2018 si possano migliorare le cose in modo definitivo”.

Liste d'attesta all'Asl 1 Imperiese: il Direttore Generale "Nel 2018 una soluzione definitiva" (Foto e Video)

Liste d’attesa sotto la lente d’ingrandimento negli ultimi tempi anche nella nostra provincia e nell’ambito dell’Asl 1 imperiese. Questa mattina presso la sede di Bussana dell’ASL1, il direttore generale Marco Damonte Prioli ha fatto il punto sul programma di strategie organizzative, azioni e primi risultati in tema di contenimento dei tempi di attesa che sono stati conseguiti in questi ultimi due anni.

La gestione dei tempi di attesa rappresenta un obiettivo prioritario nel  processo di riforma del Sistema Sanitario Regionale. Per questa ragione l’ASL monitora costantemente i flussi  dell’attività specialistica ambulatoriale (in particolare delle visite specialistiche e degli esami strumentali) e vengono costantemente messe in atto strategie organizzative ed interventi migliorativi.

“Numeri alla mano – ha confermato il Direttore – lavoro dal 2016 ad oggi se ne è fatto. Capisco che, a volte, la percezione del cittadino e me ne rendo conto, non è positiva. Soprattutto se determinate prestazioni vengono date ad un anno. Noi dobbiamo lavorare su diverse direttrici e c’è stato un aumento delle prestazioni. L’altro criterio che sottolineiamo è quello della trasparenza: dal 2016 ad oggi abbiamo 5.000 prestazioni in più, che dimostrano come l’azienda si stia aprendo in modo chiaro verso i cittadini. E’ stata creata una apposita equipe che prende in carico i cittadini che segnalano l’eventuale indisponibilità delle prestazioni nei tempi previsti”.

Come noto il cittadino può prenotare queste prestazioni chiamando il CUP regionale (Numero Verde 800 098 534, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18), oppure recandosi presso gli sportelli della ASL, gli studi dei medici di famiglia e dei pediatri e le farmacie che offrono questo tipo di servizio.

I tempi di attesa sono regolati da un meccanismo “domanda ed offerta”. Dipendono cioè dal numero di prestazioni che la ASL è in grado  di offrire (nelle proprie strutture o attraverso il ricorso a centri sanitari privati accreditati)  rispetto alle prestazioni richieste dalla popolazione in un determinato momento. Ad influenzare questo meccanismo intervengono molti fattori, tra i principali: la quantità di prestazioni a disposizione (OFFERTA) e l’appropriatezza con cui esse vengono prescritte rispetto ai codici di urgenza esistenti.

Esiste infatti un sistema di gestione delle priorità secondo il quale la tempistica di accesso alle prestazioni di primo livello è garantita attraverso classi di priorità prescrittiva per le quali una prestazione deve essere erogata entro certe tempistiche: “B”= dieci giorni, ”D”=30 giorni per la visita e 60 giorni per l’esame strumentale.

Il Direttore Generale ha anche analizzato la situazione dei primi mesi del 2018: “Dobbiamo distinguere la percezione soggettiva del cittadino e quella oggettiva. Stiamo lavorando sulla disponibilità nell’intera regione per poter prenotare una prestazione o una visita. Abbiamo fatto un aggiornamento tecnologico proprio negli ultimi giorni che, nell’arco di qualche mese porti questa nuova funzionalità. Abbiamo fatto dei monitoraggi nel primo bimestre ed il trend tra 2017 e 2018 è positivo. Il numero delle prestazioni sta aumentando e, lo sforamento che c’è stato sta diminuendo. Scontiamo alcune criticità, sia in termine di personale che di presenza del privato accreditato, che non ci consente quella valvola di sfogo che invece c’è in altri territori. Penso che nel 2018 si possano migliorare le cose in modo definitivo”.

Tra i recenti interventi attuati per aumentare l’offerta di prestazioni prenotabili con il CUP  si segnalano:

  • l’aumento di prestazioni aggiuntive per i medici, pari a circa €600.000,00
  • l’aumento di fondi investiti per le prestazioni con maggiore criticità (chirurgia vascolare, gastroenterologia, medicina sportiva)
  • l’aumento di personale (2 radiologi, 2 neurologi, 1 gastroenterologo)
  • l’aumento di prestazioni acquistate presso le strutture accreditate (fisiatria, radiologia, visite ortopediche, visite cardiologiche – da marzo 2018). 

Gli interventi hanno prodotto nel primo trimestre del 2018 un aumento pari a 5000 prestazioni prenotabili a CUP in più rispetto al 2016 e 3000  rispetto allo stesso periodo del 2017 (escluse le prestazioni di laboratorio),  con un correlato miglioramento della trasparenza e della presa in carico del paziente.

Inoltre al fine di garantire l’appropriatezza delle prescrizioni, è stato realizzato un nuovo Manuale delle priorità e si è attivato un confronto quotidiano con i medici di famiglia e gli specialisti sulle singole richieste, proprio sui temi dell’appropriatezza. Si è inoltre attivato un sistema, gestito dallo Staff della direzione per creare un percorso trasparente di presa in carico delle segnalazioni di cittadini che hanno ottenuto un appuntamento non adeguato come tempo di attesa  alla priorità indicata sull’impegnativa.  Sono coinvolti l'URP, il Cup i Distretti e la S.C. di Pianificazione, Programmazione e Controllo.

Nei primi tre mesi del 2018 questo nuovo sistema ha portato alla gestione  di circa 500 casi, dopo verifica dell'appropriatezza prescrittiva e della corretta classificazione della priorità condivisa con il medico prescrittore. Sempre in riferimento all’appropriatezza  è stato riorganizzato il percorso di presa in carico del paziente attraverso la costruzione di due livelli:
· I° livello (prenotazione attraverso il CUP regionale) che costituisce il  primo accesso al servizio sanitario garantendo il rispetto delle tempistiche dettate dai codici di priorità
· II° livello (prenotazione attraverso il CUP aziendale o gli sportelli) che costituisce un accesso successivo al primo e dà il via ad un percorso di diagnosi, cura e controlli che proseguono nel tempo.

Per quanto concerne l’organizzazione e la gestione dei Tempi di Attesa, la direzione in questi mesi si è concentrata su una serie di interventi:
- passaggio al CUP Regionale
 informatizzazione delle agende degli specialisti ambulatoriali;
- riutilizzo automatico dei posti non prenotati o quelli disdetti nei tempi utili;
- monitoraggio della saturazione di ogni specifica agenda;
- monitoraggio giornaliero dei tempi di attesa con gestione delle criticità circa il mancato rispetto dei tempi di attesa sulle diverse priorità;
- servizio di recall 10 giorni prima della prestazione prenotata per quelle più critiche come l'attività di endoscopia digestiva, gli ecocolordoppler la risonanze magnetiche e le ecografie. 

Per quanto concerne le prestazioni programmate con codice di prioritàP” dedicate ai controlli successivi alla prima visita (da effettuare entro 180 giorni e più) è opportuna una precisazione. Si tratta delle prestazioni che di norma generano le liste di attesa più lunghe: grazie alla riorganizzazione del percorso di presa in carico del paziente, tali prestazioni, nel corso dell’anno 2018 e 2019, saranno tutte assorbite nel secondo livello. Il cittadino che dovrà effettuare seconde visite, esami o controlli successivi al primo accederà a livelli organizzativi aziendali separati da quelli del CUP regionale, in cui il tempo di accesso alle cure sarà dettato dalle esigenze del singolo. Le agende informatizzate di secondo livello saranno create da ogni struttura e specialità in relazione alle caratteristiche delle specifiche patologie. 

A seguito di tutti questi interventi riorganizzativi, nel primo bimestre del 2018 i tempi di attesa per le principali prestazioni monitorate  per i codici di priorità “B” e “D” sono quelli presentati nella tabella che segue:

Pietro Zampedroni

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