Al Direttore - 21 marzo 2018, 08:44

Ventimiglia: presunta intossicazione alimentare alla scuola di Torri, il pensiero dei rappresentanti del plesso

"Confidiamo che dopo questa esperienza i controlli sul cibo offerto ai nostri figli siano più severi e frequenti, sicuri della comprensione degli organi predisposti”.

Ventimiglia: presunta intossicazione alimentare alla scuola di Torri, il pensiero dei rappresentanti del plesso

Alcuni rappresentanti della Scuola Primaria di Torri a Ventimiglia, con l'appoggio di gran parte dei genitori, ci hanno scritto per chiarire il loro punti di vista su alcuni punti in proposito alla presunta intossicazione alimentare che si sarebbe verificata mercoledì scorso:

“Come è vero che gli organi competenti si sono mossi tempestivamente per approfondire i fatti è anche vero che i genitori non hanno fatto nessun allarmismo e stanno solo aspettando aiuto e risposte a legittime domande. Se non ci si è recati in massa al pronto soccorso è perché inizialmente ognuno pensava si trattasse di un malessere che coinvolgeva solo il proprio figlio e che poteva essere curato dal proprio pediatra. Se fosse provato che il problema è nato dalla carne servita quel giorno, il fatto che alcune scuole non sono state coinvolte ci fa supporre che difficilmente possa essere stato cucinato un arrosto di una dimensione tale da servire le mense dell'intero istituto comprensivo, ma diversi pezzi ognuno con diverse caratteristiche”.

“Inoltre – proseguono i rappresentanti della scuola - nello stesso modo in cui un genitore non è un medico in grado di diagnosticare un'intossicazione alimentare a prescindere, non lo è neanche chi, sempre a prescindere, liquida tutto subito come influenza. L'unico fatto concreto è che numerosi bambini dai tre ai dieci anni, nonché adulti che mangiano a mensa, hanno avuto gli stessi sintomi (forti dolori addominali, dissenteria e vomito) contemporaneamente e dopo aver mangiato lo stesso cibo. Quindi, attendiamo con tranquillità che vengano resi noti i risultati delle analisi sui campioni di cibo e che sia fatta chiarezza su cosa possa effettivamente essere successo in modo che possa non ripetersi. Confidiamo che dopo questa esperienza i controlli sul cibo offerto ai nostri figli siano più severi e frequenti, sicuri della comprensione degli organi predisposti”.

Redazione

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